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Raid contro l'autista "latin lover"

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Spedizione punitiva contro l'autista del bus perché avrebbe importunato una ragazza di 14 anni. È successo a Casalotti, via Borgosesia. Lui è finito all'ospedale Gemelli ricoverato in osservazione, con ecchimosi al volto e al petto per le botte prese. Lei ancora non ha finito di raccontare tutto ai carabinieri. A mezzanotte dell'altro ieri arriva al capolinea il bus 146 condotto da un conducente di 29 anni. Ha già organizzato il suo matrimonio, sta per pronunciare il fatidico sì. A bordo non ci sono passeggeri, solo una ragazza di 14 anni. Da qui in poi la versione è quella della giovane riferita ai militari della Compagnia Cassia comandata dal capitano Alceo Greco. L'autista si sarebbe avvicinato alla ragazza cercando di attaccare bottone: «Come sei carina, dove abiti». Lei si sarebbe allontanata spaventata, anche se non ha subito palpeggiamenti o altre forme di violenza. Raggiunge il bar dei suoi amici che erano lì fuori a prendere un po' di fresco. E ancora intimidita, racconta loro l'incontro con l'autista. I ragazzi, una decina, decidono in fretta: «Quel bastardo la deve pagare». E corrono a dargli una lezione. Raggiungono il capolinea e aggrediscono il conducente - calci e pugni - spaccando anche un finestrino del bus. Dopo il raid l'autista chiama i carabinieri. Lui viene trasprotato al Gemelli, mentre i militari cominciano a ricostruire i fatti. Il conducente non presentato denuncia. Oggi sarà ascoltato dai militari. Mentre la ragazza non ha saputo dire quale sia il bar. I ragazzi non sono stati a cora identificati.

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