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Alla memoria di Paloscia la sala stampa della Pisana

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Perricordare «l'amico e il portavoce» Pineschi, dopo il saluto commosso dei giovani nipoti, ha detto tra l'altro: «Caro Franco, per una volta ho scritto io qualcosa per te, dopo le tante volte che invece hai scritto tu per me. Con la tua scomparsa, tutti noi abbiamo perso un amico, una persona di grande professionalità, una persona dalla quale c'era tanto da imparare». Pineschi ha anche letto una poesia di Pablo Neruda, «Lentamente muore», il cui testo - ha detto - «ho ritrovato proprio tra le cose di Franco». «Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce...» Una poesia che bene rispecchia l'uomo Franco Paloscia. Presenti ai funerali anche i colleghi delle agenzie e dei quotidiani che seguono le attività del Consiglio regionale nella sala stampa adiacente all'Aula della Pisana. Proprio da loro è venuta la proposta di intitolare la moderna sala stampa, recentemente inaugurata dal presidente Guido Milana, a Franco Paloscia.

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