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Presi i pirati sudamericani di Vitinia

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A bordo di una Fiat 600 avevano travolto un ragazzo in scooter ed erano scappati

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Frisonistava andando all'Università per dare un esame. I due arrestati, mercoledì mattina dopo l'incidente, erano scesi dall'auto e si erano dati alla fuga senza fornire alcun soccorso. La vettura, abbandonata dai malviventi, era risultata priva di copertura assicurativa e intestata a un giovane di Aprilia che ha spiegato agli investigatori di fare solo da prestanome per le utilitarie in cambio di 50 euro per ogni veicolo a lui intestato. Nella serata di giovedì, il personale delle volanti della Questura è stato avvicinato da un dominicano, il quale ha detto di essere il passeggero dell'auto pirata e si è detto disposto ad aiutare le forze dell'ordine a rintracciare il conducente alla guida della Fiat 600. Visto che il fatto era seguito a livello investigativo dai carabinieri, i poliziotti hanno contattato gli investigatori incaricati, apprendendo che numerosi indizi facevano ritenere che in realtà il conducente potesse essere il responsabile dell'episodio. Gli agenti delle volanti, pertanto, si sono subito attivati per rintracciare l'altro uomo coinvolto nell'incidente mortale. Lo hanno trovato in via Giolitti, nelle vicinanze di un bar. I due sono S.Y., venezuelano di 23 anni, colpito da provvedimento di espulsione dal territorio nazionale con alcuni precedenti di polizia, e D. A., 24 enne originario, come detto, di Santo Domingo, anch'egli con precedenti penali nonché segnalato per uso di stupefacenti. I due giovani sono stati portati negli uffici del commissariato Trevi dove, congiuntamente al personale dell'Arma sono stati sottoposti al fermo in quanto gravemente indiziati per l'omicidio colposo del giovane motociclista. Secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, che già erano sulle tracce dei due, in realtà alla guida dell'auto killer c'era il giovane dominicano.

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