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Rischia di affogare vicino riva Tratto in salvo da due bagnini

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EnzoBianciardi Ha rischiato di affogare in pochi metri d'acqua. La brutta avventura di un uomo di 40 anni, romano, arrivato in spiaggia ieri mattina di buon'ora per fare un tuffo è finita al «Grassi», dove è stato sottoposto a terapia d'urgenza dopo che i bagnini della «Spiaggetta» lo avevano strappato alla morte. Tutto è iniziato alle 9,30. Il mare era calmo e l'acqua limpidissima. L'uomo, appena messo piede sul bagnaschiuma, ha indossato una maschera subacquea è si è immerso a pochi metri da riva per osservare il fondo. Tutto sembrava normale, quando il quarantenne, all'improvviso, è rimasto immobile sul pelo dell'acqua. La compagna, una straniera, si è accorta che qualcosa non andava e ha iniziato a gridare ed a chiamare aiuto. Alle sue urla disperate ha risposto Giulio Di Ruzza, 50 anni, marinaio di salvataggio della «Spiaggetta» da trent'anni, il quale si è tuffato e ha trascinato a riva l'uomo privo di sensi e ormai cianotico. «Era privo di sensi e faceva bava dalla bocca. Non respirava più. – ricorda Giulio Di Ruzza – Mi ha dato manforte anche il bagnino del "Belsito", abbiamo iniziato a svuotargli i polmoni, disperavamo di salvarlo, non rispondeva alle nostre sollecitazione e al massaggio cardiaco. Poi, dopo un paio di minuti che massaggiavamo i polmoni, ha iniziato a respirare, prima lentamente, poi, con l'ausilio dell'ossigeno, in maniera più regolare. Non ha mai ripreso conoscenza e ha espulso dai polmoni oltre che l'acqua anche del sangue. Era molto grave quando l'hanno portato via in ambulanza, credo che si sia trattato di una sincope». A Giulio Di Ruzzo non piace l'appellativo di eroe. «Ho fatto solo la mia parte - spiega - Quell'uomo lo avevo visto spesso, viene qui da noi con una certa frequenza, non sembrava uno sprovveduto. Salvare dei bagnanti in difficoltà accade spesso, la nostra spiaggia, sopratutto nel fine settimana è sempre piena, spesso non c'è spazio nemmeno per muoversi liberamente, siamo una spiaggia libera e non possiamo certo impedire a qualcuno con l'asciugamano di sdraiarsi al sole».

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