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Turisti truffati, "nessuna notifica"

Il ristorante

Bordoni: ora sanzioni esemplari

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«Al momento non ci è stata ancora notificata nessuna denuncia per truffa. Siamo chiusi solo a causa di alcune irregolarità segnalate da un ispettore dell'Asl durante un sopralluogo mercoledì scorso. Ma quando tra qualche giorno termineremo i lavori richiesti, riapriremo dopo aver ricevuto l'autorizzazione della stessa Asl». Lo hanno riferito i gestori del ristorante romano «Il passetto», che è stato denunciato dalla polizia per truffa ai danni di una coppia di giapponesi per un conto di 579.50 euro, a cui si è aggiunta una mancia di 115,50 euro, per un totale di 695 euro. «Lunedì scorso - hanno ancora raccontato - sono venuti per un primo sopralluogo. Poi mercoledì è arrivato il controllo della Asl, che ha segnalato mura sporche e "frigoriferi rotti", ma in realtà questi erano ormai utilizzati da noi solo come normali dispense. Anche i secchi di rifiuti sono stati ritenuti non a norma perché senza pedale per l'apertura, ma ci vengono forniti dalla stessa Ama per la raccolta differenziata». I titolari hanno anche puntato il dito contro «qualcuno», forse «un gestore concorrente», che avrebbe potuto «organizzare la storia dei giapponesi o averli fomentati». «È da ieri che riceviamo insulti al telefono - hanno detto rammaricati i gestori - ma quando è arrivato il conto il cameriere ha chiesto se volevano lasciare la mancia, spiegando che di solito è il 20% del totale e loro hanno annuito». Gli stessi camerieri si dicono disposti a restituire la mancia alla coppia di turisti giapponesi. Decisione non condivisa dai proprietari del locale: «Significherebbe ammettere colpe che non abbiamo». «La notizia che un ristoratore ha presentato un conto di 579 euro per un pranzo per due ha fatto scalpore. Nella Capitale ce ne sono di più cari. Non vogliamo spezzare una lancia a favore dei ristoratori, ma non abbiamo ristoranti di Stato e ognuno applica i prezzi che vuole. Quello però che ci preoccupa maggiormente è il motivo della chiusura del locale per carenze igienico-sanitarie. Sollecitiamo controlli a tappeto». Lo afferma il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni. Sul conto salato, Mastrantoni spiega che «occorre solo appurare se i due turisti siano stati informati dei prezzi così come vuole la legge regionale», ma poi sottolinea che «il ristorante in questione è noto, è classificato di qualità medio-alta ed è centralissimo. In che condizioni igieniche saranno gli altri ristoranti della Capitale? È una domanda che rivolgiamo al presidente della Regione Piero Marrazzo (da cui dipendono le Asl) e al sindaco Gianni Alemanno, (da cui dipende la Polizia municipale). Sollecitiamo controlli a tappeto. All'estero più che il conto - conclude - faranno notizia le scarse condizioni igieniche dei ristoranti romani».

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