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Nella Capitale ospedali a misura di donna A sei strutture sanitarie i «bollini rosa»

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L'assegnazioneall'Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico di proprietà della Santa Sede dei bollini rosa (tre è il punteggio massimo), è dovuta alla piena soddisfazione dei requisiti fondamentali indicati da O.n.da. e cioè: la presenza di un comitato etico con almeno tre componenti femminili; presenza di donne in posizioni apicali; personale infermieristico a prevalenza femminile; pubblicazioni scientifiche su patologie tipicamente femminili; applicazione della normativa vigente sull'ospedale senza dolore. L'esperienza rappresentata dal Bambino Gesù è la punta avanzata di un trend confortante a livello nazionale. La classifica è stata stilata da una apposita Commissione scientifica presieduta da Laura Pellegrini (Direttore Generale dell'Istituto Malattie Infettive Spallanzani di Roma), che ha ridefinito i requisiti per l'assegnazione dei bollini per una migliore selezione delle strutture: presenza da 1 a 3 unità operative per le malattie di genere, presenza femminile in posizioni dirigenziali con almeno 3 donne nel Comitato Etico e personale infermieristico prevalentemente femminile, produzione di pubblicazioni scientifiche su patologie femminili. Le strutture premiate verranno monitorate per verificare che i requisiti siano mantenuti e, per chi ha ottenuto meno di 3 bollini, migliorati per ottenerne 3. Ma anche altre strutture della Capitale hanno ottenuto il riconoscimento. Due bollini rosa sono andati all'Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina. «Il nostro Nosocomio - commenta Carlo Maria Cellucci, direttore Generale del Fatebenefratelli a - segue in modo particolare il percorso di salute della fascia di utenza "in rosa": con circa 4.300 parti l'anno, la struttura dispone di un Dipartimento materno-infantile d'eccellenza e di ambulatori mirati al genere, come il centro di senologia per la prevenzione e la cura dei tumori al seno. Il 60% dei nostri dipendenti è costituito da donne e molte di loro ricoprono incarichi di responsabilità: il 50% dei dirigenti amministrativi è rappresentato dal genere femminile. Ciò conferma l'attenzione del nostro Ospedale al mondo delle donne». Ma ci sono anche altre strutture saniatarie romane che hanno ricevuto l'ambito riconoscimento. L'azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata. «Il premio è il riconoscimento per il Complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata - ha dichiarato il direttore generale, Luigi D'Elia - e testimonia l'attività di eccellenza svolta dagli operatori di questa Azienda». Ma i bollini rosa sono andati anche agli i Istituti fisioterapici ospedalieri (Ifo) - San Galligano e Istituto dei Tumori Regina Elena - il Fabia Mater, la Casa di cura European Ospital . Altri due sono del Lazio, gli ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno, l'ospedale Colombo di Velletri.

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