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«Trastevere muore», la «movida è la nostra Guantanamo» perché anche nella prigione sull'isola di Cuba si torturava con il rumore.

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«Unurlo per protestare contro il rumore che uccide la mente e i decibel che fracassano il cuore» di una movida trasteverina senza regole che, spiega la presidente del comitato Vivere Trastevere, Dina Nascetti, «sta facendo male anche ai malati dell'ospedale Fatebenefratelli». In 10 anni le bancarelle sulle banchine del Tevere, sotto le finistre dei degenti, sono aumentate indiscriminatamente. Contro queste ieri raccoglieva firme il vicecapogruppo comunale Pdl, Giordano Tredicine. I residenti chiedono trasparenza sui bandi di concorso per la gestione. Al Governo chiederanno un decreto legge per vietare manifestazioni nell'arco di un chilometro dagli ospedale. L'alternativa: spostare il suk a Ponte Marconi, «per riqualificare un quartiere dormitorio». Il delegato del sindaco Gasperini: «Assicuro ai residenti che per Trastevere verranno predisposto nuove regole concordate, dalla prossima settimana». G. M. C.

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