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Pulizie di Pasqua fuori stagione al comando dei vigili

Polizia municipale

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I faldoni incustoditi in un corridoio al primo piano della sede del I Gruppo della Polizia municipale in via dei Montecatini sono stati rimossi. Dopo la denuncia di una lettrice pubblicata da Il Tempo, il comandante Cesarino Caioni ha fatto togliere le vecchie pratiche accatastate all'uscita dell'ascensore al primo piano. La lettrice denunciava infatti la presenza di «faldoni ammassati lungo le pareti di uno stretto corridoio. I classici faldoni blu degli uffici pubblici, quelli che contengono centinaia di pratiche, legate tra loro con un pezzo di spago». Queste pratiche ancora ieri si trovavano a poca distanza dall'«ufficio ritiro verbali». Il comandante le ha fatte spostare immediatamente. Ma nella lettera pubblicata da Il Tempo veniva descritto anche lo stato degli uffici della Municipale: «definirli sporchi è un eufemismo». Siamo andati a verificare la situazione e abbiamo potuto constatare come corridoi e sale d'aspetto siano puliti e in ordine. Il comandante, come detto, ha fatto togliere i faldoni incustoditi, ma tiene a precisare che la situazione è «ben diversa da quella descritta dalla lettrice». Nella lettera-denuncia si puntava l'indice anche contro una situazione paradossale, cioè che sarebbe impossibile sbrigare una pratica: «Nessuno sa nulla, nessuno può nulla, le frasi più gettonate sono "non è mia competenza" e "non lo so"», ha scritto la lettrice, che ha aggiunto: «Ognuno mi rimbalza in un ufficio diverso». Ma il comandante Caioni fa presente come la sede di via dei Montecatini non sia quella idonea per contestare una contravvenzione: «La signora si è recata a chiedere informazioni ad un ufficio non competente e alle ore 14, al di fuori dell'orario previsto (è aperto al pubblico dalle 8,30 alle 13, ndr)». Per presentare ricorso, infatti, bisogna rivolgersi agli uffici in viale Trastevere. In via dei Montecatini c'è soltanto lo sportello dove si possono ritirare i verbali. Mentre in via Ferruccio, vicino a piazza Vittorio, c'è l'«ufficio di ricezione del pubblico». Il comandante, letta la denuncia della cittadina romana, ricorda anche la disponibilità del I Gruppo a trovare una soluzione a tutte le lamentele: «Nel caso fossi stato contattato - dice Caioni - avrei potuto fornire personalmente, come responsabile del servizio, i chiarimenti richiesti che, anche se non avrebbero risolto la pratica del cittadino, avrebbero però fatto rilevare che la situazione relativa a faldoni, incurie e diverbi vari, era ben diversa da quella descritta».

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