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S. Giovanni tra streghe e canzoni

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Tuttoquesto è la festa di San Giovanni in Laterano che ospiterà stasera un concerto gratuito di Branduardi. La leggenda racconta che le streghe dirette al «gran Noce» di Benevento per l'annuale sabba, sorvolassero la Basilica. I romani si davano appuntamento per vederle passare e si premuravano da incantesimi e sortilegi con ogni tipo di amuleto. Si mangiavano le lumache, simbolo della discordia, per appianare ogni lite. Il vino dei Castelli scioglieva la favella e i più audaci si lanciavano in rime e composizioni musicali. Nasceva così il festival della canzone romana che si svolgeva a latere della festa del santo. Un mix di sacro e profano, consegnato ai libri di folclore. E l'attualità di una festa sempre viva, che non dispiace a monsignor Ottavio Petroni, camerlengo dell'arcibasilica, che dice «San Giovanni si risveglia!». «È bello pescare nel passato cittadino di Roma, si recuperano i veri valori del vivere umano dei cristiani e si manifesta quel bisogno di stare insieme nello spirito di fraternità, già in passato espresso nel motto "perdonamose" che si pronunciava nel mangiare le lumache che rappresentavano il superamento delle incomprensioni e delle divisioni tra le persone: "perdonamose"! In piazza - continua il monsignore - si potrà festeggiare e ritrovare la vecchia Roma nelle sue arti e nei suoi mestieri. San Giovanni è una delle chiese più importanti al mondo e la madre di tutte le chiese di Roma, ed è giusto riscoprirla e grazie alla festa riuscire a visitarla».

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