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Torna in tavola la ciriola romana ed è subito festa

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Chinon ricorda il tipico pane romano, a forma di pallone di rugby e pieno di mollica, spesso farcito con mortadella o broccoletti e divenuto il pasto tipico dei muratori in pausa pranzo nei cantieri? Da qualche anno però nei forni della Capitale è più facile trovare la nordica rosetta, il pane arabo, la baguette, il casareccio piuttosto che la storica ciriola. E così, un po' per far fronte alla crisi economica che ha colpito anche i panifici capitolini, un po' per recuperare la tradizione gastronomica romanesca, l'Unione panificatori di Roma che aderisce alla Confcommercio ha deciso di rilanciare sul mercato il tipico panino. Da ieri 15 maestri fornai della Capitale esibiscono i segreti della cosiddetta arte bianca nel corso della manifestazione «C'iriola una volta il pane di Roma», che si svolge in piazza Navona. Durante la manifestazione, alla quale parteciperà con uno spettacolo il romanissimo Lando Fiorini, verranno sfornati in pubblico pane, pizza e altri prodotti da forno tipici della tradizione romana, gratuitamente e senza sosta. La manifestazione, si svolge con il contributo del Campidoglio, ed è stata presentata dall'assessore alle Attività produttive, Davide Bordoni. «Con un simbolo della cucina romana come la ciriola - ha spiegato l'assessore - l'amministrazione vuole proporre ai cittadini un sano e genuino ritorno alle tradizioni che avrà anche ripercussioni positive per le tasche dei cittadini, dato che la ciriola ha un costo sensibilmente inferiore ad altri prodotti affini. È un sostegno concreto da parte del Comune al processo di promozione e crescita dell'artigianato e quindi anche al settore della panificazione, i cui operatori offrono quotidianamente un servizio necessario per la comunità. L'obiettivo dell'amministrazione è il rilancio di prodotti di qualità e la rivalutazione dell'artigianato in chiave economica». (Foto GmT)

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