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Movida, ecco il piano salva timpani

Movida, discoteche

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Arriverà presto in giunta. Per buona pace di timpani e nervi. È il nuovo piano contro l'inquinamento acustico preparato dall'assessore capitolino all'Ambiente, Fabio De Lillo. «Un vero e proprio vademecum del rumore - spiega l'assessore - uno strumento importantissimo che colma finalmente una lacuna legislativa nelle procedure amministrative per le autorizzazioni, portando così chiarezza sia per gli organizzatori degli eventi sia per i cittadini». Il nuovo regolamento, composto da 72 articoli, suddivide la città in «classi». A ciascuna di esse corrisponde un limite massimo di decibel che si possono produrre sia di giorno sia di notte. Le sanzioni saranno durissime: da 516 a 5.160 euro, in proporzione al grado di superamento dei limiti acustici registrati. Per quanto riguarda le zone o classi, invece, ne sono state «create» sei. La classe uno corrisponde alle zone dove sussistono ospedali, case di cura, parchi pubblici.  Qui è previsto un limite di 50 decibel di giorno (ore 6-22) e di 40 decibel nelle ore notturne (ore 22-6); la classe due, invece, corrisponde alle aree a bassa densità di popolazione, come ad esempio l'Olgiata o l'Infernetto. Qui sarà possibile fare «baccano» fino a 50 decibel di giorno e 40 di notte; la classe tre, le zone a media densità di popolazione, «alza» i limiti a 55 decibel di giorno e 40 di notte; la classe quattro è quella invece del centro storico, dove si potrà arrivare a produrre suoni fino a 55 decibel di giorno e 65 di notte. La classe cinque corrisponde alle zone prevalentemente industriali, mentre la classe sei corrisponde a zone industriali. In entrambi i casi i limiti si abbassano a 70 decibel di giorno e 60 di notte. «Ora finalmente ci sono le regole - sostiene De Lillo - sarà importante che tutti le rispettino. Inoltre, sarà possibile una concreta attività di programmazione e pianificazione per prevenire l'inquinamento acustico».

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