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Strage continua di pedoni sulle strade

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A Boccea una ragazza travolta e uccisa appena scesa dall'autobus

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.Nella Capitale in un anno sono stati 49 quelli travolti e lasciati senza vita sull'asfalto. Tra le cause principali di queste tragedie l'alta velocità e la distrazione degli automobilisti. Non solo. Anche l'inciviltà nella guida dei conducenti è alla base degli incidenti stradali mortali, la mancanza di rispetto della condizione di «inferiorità» di chi cammina per strada. Ieri l'ultima vittima: travolta e uccisa una ragazza appena scesa dall'autobus a Boccea. In base a quanto riferito dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale, a perdere la vita nella maggior parte dei casi sono pedoni con più di 65 anni: la percentuale è pari al 50 per cento delle vittime. E sempre secondo la Fondazione, le probabilità di sopravvivere a un impatto con un veicolo per il pedone sono molto basse. Una persona travolta da un'auto che viaggia a 30 chilometri orari ha il 50 per cento di possibilità di salvarsi; se invece la vettura cammina a 50 km/h la percentuale si abbassa addirittura al 10 per cento. Nel caso in cui la macchina che travolge un pedone va a 60 all'ora, le possibilità che il passante sopravviva sono praticamente pari a zero. Il 35 per cento degli incidenti stradali con pedoni coinvolti avviene inoltre alle intersezioni e agli attraversamenti. Nel 2007 in Italia hanno perso la vita 627 pedoni e sono rimasti feriti 20.525. La Fondazione Ania, proprio per tentare di prevenire altre vittime, ha firmato un protocollo d'intesa con il Comune di Roma per fornire alla città strisce pedonali più efficienti, cioè più visibili sia agli automobilisti, sia ai pedoni che hanno l'obbligo di attraversare la strada sugli attraversamenti pedonali, se sono presenti nell'arco di cento metri.

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