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Contro la crisi arriva la fusione tra Conad Tirreno e Sir

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Loha confermato l'assessore Davide Bordoni che ha fatto sapere di aver dato mandato a Risorse per Roma di predisporre il piano, che dovrà tenere conto della necessità di una pianificazione commerciale omogenea e superare le contrapposizioni presenti oggi. La notizia arriva in una giornata importante per il rilancio dei consumi della grande distribuzione organizzata. Il marchio Sir, presente a Roma con 23 punti vendita, si è associato a quello Conad Tirreno, che di punti vendita ne ha circa 70, formando una partnership che garantirà ai consumatori una maggiore qualità dei servizi e un notevole abbattimento dei costi dei prodotti. L'alleanza è stata sancita nella sede di Confcommercio davanti al presidente Cesare Pambianchi e all'assessore Davide Bordoni. Spiegata dai fratelli Imperatori, proprietari della Sir, e dall'amministratore delegato Conad Tirreno, Ugo Baldi, l'operazione è apparsa strategica da molti punti di vista. Sia perché in questo modo il gruppo Conad, già leader a livello nazionale, punta a diventarlo anche nella Capitale, sia perché potrebbe essere il modello vincente della grande distribuzione «alleata» in tempi di crisi e ristrettezze economiche. Lo ha spiegato bene l'ad di Conad: «Non puntiamo ad aprire più punti vendita, ma a elevare la qualità di quelli esistenti». Sotto forma di maggiori servizi per il cliente, ad esempio angoli parafarmaceutici, distributori di benzina e, cosa più importante, di abbattimento dei costi. «Appena stretta l'alleanza – conferma Stefano Imperatori – il prezzo dei nostri prodotti è calato del 4%». A fine giugno cambierà l'insegna in tutti i punti vendita, ma il marchio Sir resterà accanto a quello Conad perché, ci tiene a sottolineare Baldi, «non si tratta di una fusione, ma di un'operazione che rafforza entrambi».

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