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Bioedilizia, ecco i progetti per la Capitale

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Materialinaturali, attenta disposizione dei locali, prati sui tetti, recupero e riutilizzo dell'acqua piovana. Sono solo alcune delle nuove «parole d'ordine» nel settore della bioedilizia, ovvero nella realizzazione di costruzioni fondate sui criteri del risparmio energetico. Un campo, questo, ancora troppo poco conosciuto nonostante il regolamento edilizio capitolino già preveda che negli edifici pubblici e privati di nuova costruzione venga garantita la copertura del 30% del fabbisogno energetico complessivo dell'edificio mediante l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Si prevede, inoltre, la realizzazione di sistemi di recupero dell'acqua piovana e delle acque grigie e il riutilizzo delle stesse per gli scarichi del water, e altre prescrizioni, che se non adottate pregiudicheranno l'Agibilità dell'Edificio. Un'attenzione particolare, quella del Comune di Roma, che da anni si impegna per progetti che incentivino l'utilizzo di fonti rinnovabili e di risparmio energetico. Per questo, la settimana scorsa, l'assessorato capitolino ai lavori pubblici è arrivato primo al concorso nazionale «Urban Solution; Progetti di efficienza e risparmio energetico realizzati in Italia». L'evento, promosso dal Politecnico di Milano, ha visto la partecipazione di 33 enti pubblici, tra i quali il Comune di Roma, premiato come primo classificato. Nel particolare, i progetti premiati sono per la scuola Media Statale Ungaretti: realizzazione di pareti ventilate lungo le facciate esterne, con l'utilizzo di materiale (lastre in cotto) e tecniche (montaggio a secco) biocompatibili; scuola materna «Il Giardino Incantato»: collocazione di una serra bioclimatica nel cortile interno della scuola al fine di migliorare le condizioni di benessere ambientale, fornire un efficace e costante ricambio dell'aria all'interno delle sezioni, consentire una migliore illuminazione naturale negli ambienti, creare uno spazio di relazione interpersonale e con l'esterno anche nei mesi invernali, senza gravare sulle necessità energetiche dell'edificio; scuola materna ed elementare Don Filippo Rinaldi: realizzazione di un padiglione progettato con vespaio aerato delle fondazioni; ampio spessore delle pareti esterne; pareti vetrate; caldaia dell'impianto termico parzialmente alimentata da pannelli solari; scuola media Renato Fucini: applicazione di tecnologie in grado di attivare processi di raffrescamento naturali e di rinnovo dell'aria delle aule tramite l'adozione di sistemi di controllo intelligenti. Infine, per il piano di zona di Ponte Galeria per la realizzazione di un complesso immobiliare di 56 alloggi che utilizza tecniche bioclimatiche e materiali bio-edili. Soddisfatto l'assessore capitolino ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera. «Il futuro che ci attende è nelle fonti rinnovabili e la nuova sfida in materia di sostenibilità ambientale è nel risparmio energetico, non solo ai fini di un miglioramento della qualità dell'aria ma anche per tutelare e salvaguardare l'ambiente - commenta - il premio che l'assessorato ai Lavori pubblici e Periferie ha ricevuto, oltre a confermare la qualità dell'amministrazione comunale, rappresenta certamente un piccolo ma importante passo verso nuovi criteri di sostenibilità. Infatti, le iniziative avviate sono volte alla riqualificazione energetica dell'edilizia scolastica esistente, cogliendo la necessità di manutenere e adeguare il patrimonio scolastico alle normative con l'obiettivo di migliorarne le prestazioni a vari livelli, funzionale, didattico ed energetico».

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