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Presi altri due posteggiatori abusivi

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Ancorauna volta i pazienti e i parenti dei malati dell'ospedale San Camillo hanno dovuto fare i conti con i «soliti» posteggiatori abusivi. Sì, perché altri due cittadini egiziani sono stati arrestati per aver preteso dagli automobilisti due euro per poter lasciare la vettura nelle aree di sosta gratuita per le prime tre ore. Si tratta di due stranieri che erano stati già colpiti dal decreto di espulsione, ma incuranti del provvedimento, continuavano a estorcere denaro a chi parcheggiava la macchina a pochi metri dall'ingresso dell'ospedale di viale Gianicolense. A far finire dietro le sbarre i due egiziani, gli uomini diretti dal comandante del Gpit Carlo Buttarelli, che hanno avviato già da tempo controlli a tappeto contro il fenomeno dei posteggiatori abusivi davanti ai principali nosocomi della Capitale. Per quanto riguarda l'ospedale San Camillo, in base alle prime indagini delle forze dell'ordine, intorno alla struttura sanitaria agirebbe una banda composta da almeno una quindicina di persone. Ognuna avrebbe un compito ben preciso: chi si deve occupare di estorcere denaro agli automobilisti, chi invece deve camminare tra le vetture ferme al semaforo per chiedere elemosina e chi infine cerca di lavare i vetri delle macchine. Proprio per questo, il Gruppo pronto intervento traffico sta controllando quotidianamente tutti gli ingressi dell'ospedale e anche i punti di sosta più grandi intorno al nosocomio. Nelle ultime due settimane sono stati denunciati per la violazione della legge Bossi-Fini quindici parcheggiatori abusivi, tra cittadini magrebini e bengalesi. Le forze dell'ordine hanno sequestrato anche mille euro, denaro che sarebbe frutto dell'attività illecita. La sosta oraria gratuita per un massimo di tre ore è stata recentemente istituita, in via sperimentale, davanti agli ospedali Bambino Gesù, Militare del Celio, Fatebenefratelli, Policlinico Umberto I e San Camillo per agevolare proprio l'afflusso e la sosta dei pazienti in day hospital e per facilitare anche i visitatori dei degenti presso i nosocomi. Ma anche in queste aree la malavita cerca di impossessarsi dei soldi degli automobilisti, minacciati di trovare danneggiata l'automobile una volta tornati a riprenderla.

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