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Il comandante del Noe rassicura «Al Gaia nessuna infiltrazione»

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Loaveva detto il comandante del Noe di Roma, il capitano Pietro Rajola Pescarini, intervenendo in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Lo scorso marzo le indagini avevano portato al sequestro di due termovalorizzatori dell'impianto di Colleferro, e 13 persone furono poste agli arresti domiciliari con le accuse di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, truffa, falso. Rispondendo ad una domanda sulle centraline dell'impianto, se cioè i carabinieri avessero verificato se erano state alterate, il capitano ha risposto: «Andavano in allarme ogni volta che avevano valori sballati. Veniva allora avvisata un'azienda informatica che si trovava in Toscana che rimetteva a posto le cose falsificando il tutto. I responsabili di questa azienda sono stati arrestati».

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