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Raid anti-bengalesi Vertice in ambasciata

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Ierisera gli stand hanno aperto i battenti. Le razioni dopo il raid a Villa Gordiani però non sono finite. Coinvolgono l'ambasciata del Bangladesh. Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen ha annunciato la richiesta di un incontro col rappresentate del Bangladesh a Roma. La Boniver esprime «solidarietà per la vile aggressione di Villa Gordiani e alle vittime del raid xenofobo». E rivela che oggi chiederà «un incontro con l'ambasciatore per solidarizzare ed esprimere ancor di più la mia vicinanza ad una comunità operosa e ben inserita nel tessuto sociale italiano. Ha fatto bene il sindaco Alemanno ha condannare immediatamente il fatto, che se dovesse essere premeditato avrebbe una valenza ancora più grave». Le indagini della Digos sull'aggressione proseguono. I cinque testimoni dell'assalto hanno fornito scarse indicazioni sulla ventina di giovani che con spranghe e bastoni ha seminato il panico gridano «bastardi bengalesi». Ancora non sono state eseguite perquisizioni. Vengono battute tutte le piste, dal raid di stampo razzista al gesto violento senza alcuna matrice. Anche il rappresentante della comunità bengalese a Roma, Bachu, sin dal primo momento ha escluso l'aggressione xenofoba, parlando piuttosto di una reazione per aver organizzato la festa a Villa Gordiani. Le indagini chiariranno.

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