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Lotta al pizzo a colpi di cibi siciliani

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Gli stand allestiti in piazza da commercianti che hanno deciso di dire no al racket

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Perun giorno i sapori e i colori dei mercati della Vucciria o di Ballarò a Palermo si sono trasferiti a piazza Campo de' Fiori per dar vita a un'iniziativa costituita dal binomio tra i sapori della cucina siciliana e la cultura della lotta al racket dell'estorsione. «Pizzo free - La piazza del mercato» è un'iniziativa promossa dalla Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane (FAI), dalle associazioni Addiopizzo e Libera. La manifestazione è nata da un'idea di Vincenzo Conticello, imprenditore che ha indicato pubblicamente alle autorità giudiziarie i propri estorsori ed è patrocinata dalla Regione Lazio. Gli stand allestiti in piazza Campo de' Fiori rimarranno aperti dalle 11 fino alle 22, ad animarli sono dei commercianti siciliani che hanno scelto di «dire no al pizzo». Dai totani crudi al limone, alla caponata, senza dimenticare le panelle o i cannoli siciliani: questi alcuni dei cibi di strada messi in vendita per l'occasione. Negli stand di Libera invece è possibile acquistare alcuni prodotti, come vino o pasta, ricavati da terreni confiscati alla mafia. «È bello poter gridare alla luce del sole "no al pizzo", specialmente in una piazza come questa - spiega Don Luigi Ciotti - fino a qualche anno fa non sarebbe stato possibile. Vendendo i prodotti ricavati dai terreni confiscati alla mafia contribuiamo a portare avanti il messaggio di coloro che sono morti combattendo la cultura dell'illegalità e la criminalità organizzata».

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