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Stranieri pestati, presa la banda

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Tutti giovani: 2 arrestati, 4 denunciati per i massacri di pakistano e moldavo

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.In primo piano, quelli di un moldavo e un pakistano. La banda ha aggredito gli stranieri senza odiarli. Era violenza pura. Gli appartenenti sono giovani poco più che maggiorenni, oppure minori ma determinati sino a ridurre le loro vittime in fin di vita. I poliziotti del commissariato Casilino nuovo diretto da Agnese Cedrone, e della Digos coordinata da Lamberto Giannini, ne hanno arrestati due, di 21 e 17 anni - rispettivamente G.V. e S.N. - con accuse che vanno dalla rapina al tentato omicidio. E ne hanno denunciati altri quattro - G.V., 21 anni, P.D. di 24, C.L. e T. M. (19) - per associazione a delinquere finalizzata all'estorsione. Sono tutti studenti e o ex, nella maggior parte dei casi figli di pregiudicati. Nelle loro abitazioni a Tor Bella Monaca sono stati trovati mazze, coltelli e tirapugni. Ma le indagini non sono chiuse, i membri della banda potrebbero aumentare. Stando alla polizia, la banda «poneva in essere queste violente aggressioni sia per avere una sorta di controllo e predominio del territorio, sia come ritorsione per mancati pagamenti di somme di denaro che vengono estorte ad alcuni stranieri che esercitano attività commerciali nel quartiere». Gli investigatori hanno stretto il cerchio dopo due pestaggi. Il 23 marzo, al pakistano Mohammad Basharat: uscito dal suo supermercato a Torre Angela, fermo al semaforo, un gruppo di ragazzi lo ha avvicinato, trascinato fuori e picchiato procurandogli un profondo trauma cranico. Il pakistano è stato ricoverato al Policlinico Casilino tra la vita e la morte, con 40 giorni di prognosi, in coma farmacologico. La violenza non ha sconvolto solo lui. Sua moglie incinta ha perso il bimbo che aveva in grembo. Il 3 maggio la seconda aggressione al moldavo Vitali Sirbu, 33 anni: a Roma con un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, era in strada a largo Mengaroni con sua moglie e la figlia piccola. Un gruppo di giovani senza motivo e senza dire una parola lo ha aggredito con spintoni e pugni. Sirbu finisce in ospedale con 30 giorni di prognosi.

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