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Palazzo esploso, morta anche l'anziana

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Hannotifato e pregato per lei per quattro lunghi giorni. Ma ieri mattina ha smesso di battere il cuore dell'anziana madre di orgine spagnola, sopravvissuta alla terribile deflagrazione, forse seguita ad una fuga di gas, partita probabilmente dalla sua abitazione, che ha distrutto un palazzo di Casal Brunori, periferia di Mostacciano, all'alba di domenica. Catalina Civicos Gonzales, 72 anni, la vedova sempre triste dopo la morte prematura dell'amato figlio di 44 anni, è morta senza mai riprendere conoscenza alle 8.30 al Sant'Eugenio, l'ospedale dove era stata ricoverata in condizioni gravissime subito dopo l'esplosione. «Quando è arrivata qui - spiegano dall'ospedale - era già in condizioni gravissime con ustioni sul 70-80% del corpo, fratture al setto nasale, al braccio e al femore e un versamento all'addome». La donna proseguono era stata «ricoverata nel reparto di terapia intensiva del reparto grandi ustioni dell'ospedale e intubata, non ha mai preso coscienza ed era in ventilazione assistita e coma farmacologico». Catalina è la terza vittima di questa tragedia su cui deve essere ancora fatta chiarezza. Nell'esplosione sono morte altre due donne: Elisa Castoldi, 27 anni, uno scricciolo di ragazza che viveva nell'appartamento del suo fidanzato insieme ai futuri suoceri, e una quarantaduenne, Luisa Verdiglione, che abitava in una casa vicina. Cordoglio è stato espresso dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso. «La morte della signora Catalina Civicos Gonzalez ci rattrista profondamente - ha detto l'assessore Belviso -. Al dolore di un'interna comunità, già provata da giorni di sofferenza, oggi si aggiunge anche il dispiacere per la scomparsa della signora Gonzales; ai familiari e agli amici vanno le nostre condoglianze». Sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti: le ipotesi al vaglio sono quelle di un tentativo di suicidio o dell'incidente. Disastro colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni gravi, i reati ipotizzati, allo stato contro ignoti, dal pm Francesco Scavo. G. M. C.

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