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«Incidenti sul lavoro piaga sociale, bisogna fare di più»

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Sisono confrontati sul tema i rappresentanti della parti sociali e gli esponenti del mondo politico locale. Secondo il presidente del Ctp, Nicolini, «gli incidenti sul lavoro, seppur in presenza di un trend incoraggiante che ne evidenzia il calo costante, continuano a essere ancora un'emergenza nazionale. I dati Inail ci dicono che nel 2008 si sono verificati 874 mila infortuni, di cui 1.140 mortali (tra questi 188 solo nel settore delle costruzioni), mentre nei primi cinque mesi del 2009 gli incidenti mortali sono stati già 57, quattro dei quali a Roma e tre nel resto della Regione». Che fare allora? Le proposte sul tavolo sono diverse. Oltre ovviamente alla formazione e informazione degli addetti ai lavori, una delle forme di prevenzione più utili è quella del controllo costante dei cantieri per l'applicazione delle norme esistenti che spesso non vengono attuate. Così Armeni della commissione per la sicurezza nei luoghi di lavoro della Regione Lazio, chiosa che «dobbiamo fare di più. Siamo partiti bene perché abbiamo investito 14 milioni di euro nel triennio 2005/2008 ma stiamo finendo male perché quei fondi non sono stati spesi nel migliore dei modi». Altro punto dolente: gli importi risibili stanziati per la sicurezza negli appalti pubblici o addirittura inesistenti in quelli privati. Sotto questo profilo il rappresentante della Provincia di Roma, Nobile, propone la costituzione di un osservatorio sugli appalti, così come il presidente dell'Acer Batelli si fa promotore di una politica di trasparenza sui costi.

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