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Afgano tenta il suicidio al Vittoriano

Tenta il suicidio dal Vittoriano

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Dopo che con il suo gesto ha mandato in tilt la viabilità del centro, aver costretto le forze dell'ordine a gonfiare due teloni pneumatici, è stato convinto a scendere dal cornicione dal presidente dell'associazione Italia-Afghanistan Esmaeli Qorbanli. «È un richiedente asilo politico in Germania - ha spiegato Qorbanli - era l'autista di un comandante di una provincia vicino a Kabul, è stato nell'esercito per cinque anni. Ora i talebani lo stanno cercando. Ha detto che alcuni gioni fa gli hanno incendiato la sua casa e adesso la moglie e i suoi figli sono senza un tetto». Per questo il giovane Shokur ha minacciato di lanciarsi nel vuoto, sotto gli obiettivi di turisti e romani che sono rimasti in piedi, sotto al sole, per cercare di immortalare il gesto estremo, che fortunatamente non c'è stato perché convinto a scendere dopo ore di lavoro anche dalle forze dell'ordine. L'afgano, che quando è sceso indossava calzoncini azzurri e una felpa nera, ha dunque fatto richiesta di asilo politico in Germania, ma dato che Shokur è passato per l'Italia per raggiungere l'altro paese europeo, in base alla convenzione di Dublino è obbligato a chiedere asilo politico nel primo Paese dell'Ue nel quale è entrato, cioè l'Italia. Ecco perché le autorità italiane hanno chiesto e ottenuto il trasferimento dell'afgano. Lui, però, non vuole restare qui, dove si trova da due mesi, perché in Italia non avrebbe la stessa accoglienza della Germania. «Ora è ospite di un centro di accoglienza in attesa del vaglio della sua domanda - ha detto il presidente dell'associazione - gli hanno promesso che tra pochi giorni andrà in Commissione. Il fatto è che lui preferirebbe di gran lunga ottenere l'asilo in Germania dove i rifugiati hanno molti più diritti». Non è la prima volta che l'ex militare tenta il suicidio. «È la seconda volta - prosegue il presidente - e io intervengo per farlo scendere. Le promesse fatte dall'autorità competente nel momento in cui sta su poi non vengono mantenute. Ha problemi seri, chiede la garanzia di quel minimo di diritto previsto dalla convenzione di Ginevra e dalle convenzioni che regolano il diritto d'asilo». Molti i connazionali di Shokur che si sono riuniti sotto l'Altare della Patria mentre era arrampicato sul cornicione. Il giovane, infine, è stato interrogato dai carabinieri e non è escluso che venga denunciato a piede libero.

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