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Fiano-Settebagni, addio code

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NerinaStolfi Addio file e incolonnamenti sul tratto della A1 tra il casello di Fiano e Settebagni. Entro tre anni infatti dovrebbe essere pronta la terza corsia il cui cantiere è stato inaugurato ieri mattina dall'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, dall'assessore al Lavori Pubblici della Regione Lazio Bruno Astorre e da Angelo Maria Cicolani della commissione Lavori Pubblici. L'opera, che prevede anche il nuovo svincolo di Castelnuovo di Porto, comporta un investimento di 141 milioni di euro. «Grazie all'approvazione da parte del Governo del decreto Milleproroghe, l'affidamento dei lavori alla Pavimental, la nostra controllata, ci ha permesso di cominciare i lavori in anticipo di 15-18 mesi - ha detto Castellucci - Prevediamo di concluderli anche prima della data prevista di fine 2012, nella speranza ovviamente di non essere smentito dai fatti». «Il progetto che inauguriamo oggi è un piccolo tassello di una grande opera di investimenti in infrastrutture in tutta la Regione», ha annunciato Astorre. Un'opera del valore complessivo di un miliardo e ottocento mila euro, per un totale di 142 km di rete e tre nuovi svincoli autostradali. Tra questi il nuovo svincolo di Ferentino sul tratto Frosinone-Anagni/Fiuggi, i cui lavori sono attualmente in corso e il casello di Guidonia che consentirà la redistribuzione del traffico locale. Nell'ambito della Convenzione Unica stipulata tra il Governo e la società Autostrade, la Regione Lazio ha un posto di primo piano. Si tratta infatti di quasi 50 km di quarta corsia tra San Cesareo-Colleferro-Frosinone sull'A1, dell'ampliamento a tre corsie dell'A12 tra Santa Marinella e Torreimpietra e dei diversi interventi sul tratto urbano dell'A24 tra Lunghezza e Portonaccio. Un'altra società dello stesso gruppo, la Sat, sta procedendo all'ultima fase del tormentato progetto di completamento dell'A12 tra Livorno e Civitavecchia. «Le opere a cui stiamo lavorando - ha concluso Castellucci - daranno un importante contributo economico a tutta l'area, tanto più significativo nel momento di crisi che il paese attraversa. Oltre a questo obiettivo gli interventi descritti miglioreranno sensibilmente la sicurezza della mobilità e sono destinati a ridurre l'impatto ambientale, i tempi di percorrenza e soprattutto il tasso di incidentalità sull'intera rete».

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