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Anagnina, casale abusivo demolito

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Abbattuto un casale abusivo costruito in un'area protetta del Demanio in via Ruggero Iacobbi, lungo la via Anagnina. La struttura era servita per il ricovero di cavalli che venivano dopati prima di utilizzarli in corse clandestine. L'operazione è stata portata avanti ieri dalla polizia municipale dell'VIII Gruppo, sotto il comando del dirigente Antonio Di Maggio, dal X Gruppo e dall'Ufficio Antiabusivismo del Comune. I cavalli e il giro di scommesse sono riconducibili a personaggi legati al clan dei Casamonica conosciuto per avere diversi «rami d'affari». «Se qualcuno pensava che il Comune potesse abbassare la guardia contro l'abusivismo, da oggi deve ricredersi», commenta Marco Corsini, assessore comunale all'Urbanistica. L'operazione è partita all'alba quando l'intera area è stata circondata e isolata. Perquisiti il casale, una roulotte e altre piccole strutture utilizzate spesso da senza fissa dimora. Il tutto si trovava in una zona archeologica protetta ampia tre ettari, all'interno del Piano di zona Anagnina 2 e di proprietà del Comune. Fra i materiali trovati nel casale e sequestrati, sei calessi da trotto, vari medicinali e anabolizzanti a uso veterinario, una serie di flebo utili per la somministrazione agli animali e finimenti per cavalli. L'operazione proseguirà anche nei prossimi giorni con il controllo di tutta l'area. «La bonifica del sito è importante - dice Corsini - perché è utile per la riqualificazione dell'area. Un'operazione attesa e giusta». L'abbattimento di un capannone abusivo, «è stato un segnale importante ma è solo l'inizio – dice il sindaco Gianni Alemanno - Cominceremo a fare un'opera sistematica per non essere secondi a nessuno sul versante dell'abusivismo e sulla difesa dell'equilibrio urbano della città». Tutto è iniziato durante le scorse settimane con appostamenti dettati dalle conclusioni di alcune indagini nell'ambito delle corse clandestine di cavalli. Tutte le piste conducevano al casale come sede di una delle scuderie «irregolari», gestite da personaggi legati al famigerato clan Casamonica. Così gli agenti della Municipale hanno potuto scoprire che i malviventi custodivano sei cavalli proprio all'interno del casale, luogo perfetto per fungere da stalla, tenendoli nascosti e per somministrare gli anabolizzanti lontani da occhiate indiscrete. L'altro ieri però uno dei cavalli è morto, probabilmente a causa dello stress fisico e dell'effetto dei medicinali. Da qui l'urgenza dell'intervento. Al momento dell'irruzione, purtroppo, non c'erano né animali né stallieri.

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