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Ucciso per un posto auto Ultimo saluto ad Aldo Murgia

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Aipiedi dell'altare la bara di Aldo era avvolta nella bandiera della Roma, la squadra della quale era tifoso, e sommersa da tanti cuscini di fiori di abitanti e commercianti del quartiere. Nei primi banchi la famiglia, in un dolore composto, la madre, la moglie i due suoi bambini e il fratello, che come nell'omelia ha detto il parroco, padre Piotr Jaworski, «è da sempre compatta, unita e ricca di fede». «Proprio quel cuore, dilaniato dalle coltellate, era ricco di amore verso la sua famiglia e il lavoro - ha detto dal pulpito il fratello Filippo - ricco di passioni per la musica, che scrivevi e suonavi, per la tua Roma e per le tue letture di Tex Willer che collezionavi da giovane. Un cuore come il nostro che non sarà mai capace di provare sentimenti come odio o vendetta come chi ti ha ucciso». All'uscita dalla chiesa un lungo applauso ha salutato il feretro.

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