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Lotta al bullismo e più sociale, si parte da Tor Bella Monaca

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Silvia Fasano Genisio Bullismo tra i più giovani e maggiore garanzia di sicurezza sono i due nodi cruciali presenti a Tor Bella Monaca che il sindaco Alemanno si è riproposto ieri di sciogliere il prima possibile. Quella nell'VIII Municipio è stata la seconda trasferta di Alemanno e della sua giunta tra le periferie di Roma. E se nel corso della sua visita nel quartiere è emerso che l'attenzione per l'assetto urbanistico impegnerà fino a giugno le casse del Comune nella ricerca di 50 milioni di euro per via Gabina, una nuova importante arteria distinata a collegare più facilmente tutta la zona al GRA, gli interventi per le problematiche sociali sono apparse meno dispendiose ma più difficili da affrontare. «Questo è il municipio di Roma con un più alto tasso di giovani - ha dichiarato Alemanno - ed è proprio sulla questione giovani che voglio concentrarmi. Propongo un piano integrato per l'educazione e per la lotta alla devianza e al bullismo, fornendo allo stesso tempo luoghi di aggregazioni alternativi alle tante bande di quartiere». Un concetto, quello della lotta al bullismo, tanto più importante se si pensa che l'ultimo episodio di violenza risale solo al giorno di Pasquetta, vittima un giovane immigrato. Un episodio che ha richiamato a gran voce, nel corso della visita del primo cittadino a Tor Bella Monaca, la necessità di un intervento urgente sulla sicurezza. «Dobbiamo aumentare la presenza delle forze dell'ordine in divisa sul territorio - ha annunciato il sindaco - e incrementare i mezzi di controllo tecnologico». Finita la riunione di giunta nel quartiere, il sindaco e il presidente del Municipio, Massimiliano Lorenzotti, si sono recati a Largo Monreale dove Alemanno ha promesso ai cittadini presenti di trasformare uno dei palazzi della piazza in una struttura con servizi sanitari. Il tour fra la gente del territorio è proseguito poi in via Valle Castiglione e al centro anziani «Due Pini». Il sindaco ha poi incontrato uno dei ragazzi autori dell'aggressione di un cittadino cinese, avvenuta lo scorso autunno a Tor Bella Monaca, oggi volontario di un centro polivalente gestito, sempre a Tor Bella Monaca, dalla comunità di S.Egidio.

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