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Dal pulpito gli avvertimenti dei sacerdoti «Attente alle borsette quando fate la comunione»

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Siamo stati costretti a mettere degli orari di apertura. La chiesa è chiusa alle 10.30 dopo la messa del mattino e riapre alle 4 del pomeriggio. Non possiamo farlo se è incustodita». Inevitabile, quanto dolorosa, la scelta di don Gaetano Saracino alla chiesa del Santissimo Rendentore a Val Melaina. Una decisione sofferta, ma obbligata, dopo il susseguirsi di furti nella parrocchia nel giro di una settimana. Sia durante la notte sia di giorno, durante le celebrazioni religiose. «Attente alle borsette quando venite a fare la comunione»: è arrivato persino a fare questo appello dal pulpito prima di officiare il rito don Gaetano, esasperato dall'intensificarsi degli episodi nel periodo di Natale. E adesso? «Il problema c'è sempre. Cerchiamo solo di stare un po' più attenti». Ma c'è paura anche in sacrestia? «Beh, pensando a quello che succede in giro, sì: chi si avventa può non avere scrupoli». A una sorveglianza vera e propria il parroco preferisce non pensare: «Se metto la guardia giurata a controllare, la chiesa sarà pure vigilata ma non sarà più il luogo dell'accoglienza per eccellenza». E una microcamera, magari diretta ai bussolotti delle offerte? «Ci ho pensato, sì: se potrebbe funzionare da deterrente non lo so, ma penso sia la strada che si praticherà in futuro. Per noi però non è la prima spesa che ci possiamo permettere». Fermamente contrario invece don Canio Calitri, della parrocchia di Santa Marcella a piazza Nicoloso da Recco, quartiere Ostiense. Nonostante sia stato accoltellato in sacrestia da un parrocchiano lo scorso settembre, e abbia subito numerosi furti in chiesa, don Canio è convinto: «La nostra missione è l'accoglienza. Il rischio è insito nel mestiere. Qualcuno mi ha consigliato di mettere le telecamere, ma una volta che le ho messe?». Di recente la chiesa è stata visitata da scassinatori: «Cinque o sei volte negli ultimi mesi - racconta - una di notte sfasciando quattro porte e facendo parecchi danni. Un'altra appena finita la messa della sera: ho sorpreso il ladro entrare dalla finestra dell'ufficio parrocchiale con un cacciavite. Quando la chiesa è aperta arrivano anche ubriachi a disturbare. E rubare dalle cassette delle offerte è all'ordine del giorno. Ma preferisco chiedere più attenzione ai miei parrocchiani». Viv. Spi.

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