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Preso un altro baby-bullo

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Francesca Mariani Si è chiuso il cerchio della violenta aggressione accaduta il 27 marzo scorso a Tor Bella Monaca a seguito della quale i carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca avevano già arrestato cinque persone (di cui quattro minorenni), responsabili di aver rapinato e pestato un loro coetaneo, di 17 anni del Bangladesh, mentre stava facendo rientro a casa intorno alle 19.00. La banda, composta da un quindicenne, tre diciassettenni e un diciottenne, con la scusa di chiedergli una sigaretta, lo avevano accerchiato chiedendogli di consegnare i soldi ed il telefono cellulare che aveva. Il giovane straniero gli aveva detto di non avere soldi e gli aveva consegnato unicamente il cellulare che però non era stato di loro gradimento in quanto vecchio e di scarso valore commerciale. A quel punto, mentre uno lo teneva per le braccia e altri tre gli erano intorno, il quinto cominciava a perquisirlo nel vano tentativo di trovare qualcosa di valore non risparmiando di colpirlo più volte violentemente al volto fino a lasciarlo in terra. Riuscito a rialzarsi, lo straniero dava immediatamente l'allarme ai carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca che iniziavano a setacciare palmo a palmo il quartiere, finché non riuscivano ad individuare cinque giovani componenti della banda di baby bulli, sorpresa a bivaccare nei pressi di un centro commerciale poco distante dal luogo dell'aggressione. Portati dai militari in caserma, i cinque sono stati riconosciuti subito dal giovane bengalese come i responsabilli dell'aggressione. Dalle indagini, tuttavia, i conti non tornavano, e anche dalla descrizione della vittima emergeva la figura di un sesto ragazzo che aveva fatto la sua parte nell'aggressione al giovane bengalese. Ebbene, dopo qualche giorno di indagini, i carabinieri di Tor Bella Monaca hanno stretto il cerchio e sono riusciti a identificare anche il sesto giovane che aveva partecipato all'aggressione del bengalese, uno studente di 15 anni che vive nel quarteire. I carabinieri, hanno pertanto richiesto alla Procura per i minorenni di Roma un ordine di custodia cautelare a carico del minorenne, e a seguito di ciò il Tribunale per i Minorenni ha emesso nei confronti del 15enne la misura cautelare della permanenza in casa poiché ritenuto, unitamente agli altri giovanissimi, responsabile di rapina e lesioni personali in concorso nei confronti del bengalese minorenne.

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