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Moldavi rapinarono e abusarono di una lucciola, in cella

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Approfittandodel luogo appartato, prima di lasciarla andare, sempre sotto la minaccia del coltello hanno abusato sessualmente di lei. Dopo circa un'ora, i due l'hanno fatta scendere dall'auto nei pressi di piazza Indipendenza, dove la giovane ha potuto chiedere subito aiuto ai carabinieri di vigilanza davanti all'ambasciata tedesca. La ragazza sotto shock, dopo aver rifiutato le cure mediche è stata accompagnata negli uffici del nucleo operativo della compagnia Roma Centro, dove ha raccontato quello che le era accaduto. Dai pochi elementi forniti dalla vittima, i militari hanno attivato subito le indagini che hanno permesso di risalire al proprietario dell'auto, un macedone di 22 anni, incensurato, di professione meccanico, che è stato riconosciuto tramite fotografia dalla romena, e successivamente al complice, un macedone di 21 anni, incensurato, operaio, entrambi in Italia da diverso tempo. Nel corso della perquisizione domiciliare i militari hanno ritrovato il coltello a serramanico utilizzato per compiere la rapina che è stato sequestrato insieme alla Bmw del 22enne, utilizzati per compiere la rapina. Entrambi sono stati accompagnati in caserma, dove hanno ammesso le proprie responsabilità, giustificandosi che «avevano bisogno di un po' di soldi per uscire con le loro fidanzate». Dopo aver prelevato loro un tampone di saliva al fine di compararlo con le tracce biologiche lasciate quella sera, i due sono stati sottoposti a fermo e tradotti presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell'autorità giudiziaria. F.M.

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