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Partendo dal suo passato Roma costruirà il proprio futuro

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Ilsecondo polo turistico della Capitale garantirà alla Capitale sviluppo economico e grandi opere in grado di aggregare ricettività turistica - raddoppiando i visitatori della città eterna - e immediata fungibilità per tutti i cittadini. Il progetto è stato presentato ufficialmente ieri nell'Aula Magna dell'università Luiss e ha trovato subito il consenso delle imprese romane. A sciorinarne numeri, ambizioni e prospettiva il vicesindaco Mauro Cutrufo. Il secondo polo turistico interesserà un ambito territoriale di 27 mila ettari (interesserà il quadrante che comprende l'Eur, Ostia, Civitavecchia, Fiumicino, l'Appia Antica e l'Aurelia), con 23 interventi urbanistici complessivi e 5 sistemi che saranno messi in sinergia. «Roma - ha spiegato Cutrufo - è in assoluto la città più desiderata ma la meno visitata. Per questo dobbiamo affiancare al turismo tradizionale una nuova forma, più moderna, che parli un linguaggio diverso. Nella Capitale c'è un problema di organizzazione e di offerta. Il primo polo turistico è il centro storico che sopporta circa il 90% del peso dell'incoming verso Roma». Il secondo polo permetterà di decentrare i flussi turistici in un sistema il cui fulcro saranno i parchi a tema, soprattutto quello sull'Antica Roma. «Sarà uno dei primi dieci al mondo, in sinergia con gli studios di Cinecittà di Castel Romano», ha aggiunto il vicesindaco. Il parco sull'Antica Roma sarà una struttura non solo ludica, ma anche didattica e culturale. Tra gli interventi previsti nel secondo polo turistico figurano anche il nuovo waterfront di Ostia, l'ampliamento dei porti di Ostia e Fiumicino, la realizzazione di importanti opere infrastrutturali (una metropolitana leggera, la tangenziale per collegare la Colombo alla Roma-Fiumicino, una strada a veloce scorrimento ricavata dalla riunificazione di Ostiense e via del Mare, un collegamento tra il lungomare di Ostia e quello di Fiumicino e nuovi collegamenti tra i due porti) e ricettive (un casinò a Ostia, nuovi alberghi). Un ruolo centrale lo svolgeranno anche le riserve naturali, dall'Appia Antica a Castel Porziano (che verrà aperto al pubblico) fino alle Secche di Tor Paterno. Senza dimenticare il sistema congressuale e convegnistico dell'Eur - dove si correrà il Gp di Roma di Formula Uno - e della Nuova Fiera, quello portuale e crocieristico - con la realizzazione di duecento nuovi spazi da diporto - e un campo da golf. Il tutto coinvolgendo tutti gli imprenditori di settore e l'Unione industriali di Roma. Per il sindaco Alemanno il secondo polo turistico «non deve essere qualcosa per i nostri pronipoti» bensì deve realizzarsi «in tempi brevi» e dunque «se vogliamo lanciare la sfida serve uno sforzo, una comunità di intenti al di là delle diversità politiche» perché «Roma ha bisogno di una nuova frontiera». «Roma - ha sottolineato il sindaco - può completare la sua vocazione turistica e culturale se riesce a completare questa nuova proposta». La Formula Uno per Alemanno significa «proiettare una ulteriore immagine di una città antica ma al contempo futurista, come nell'idea di Marinetti di velocità come bellezza». «Oggi a Roma - ha spiegato il sindaco - c'è un'idea di policentrismo vuota. Le centralità sono sulla carta, ma non ci sono le funzioni, bisogna riempirle di contenuti. Bisogna riuscire a immaginare delle aree urbane fortemente specializzate: il centro storico lo è, le altre no». Il secondo polo turistico ha trovato il consenso del mondo dell'economia. Per il presidente della Consulta delle imprese Luigi Abete è un progetto «condivisibile» a patto che i 23 collegati «trovino fattibilità economica e funzionale», ci sia un'accelerazione «sulle infrastrutture» e siano coinvolte «imprese con la ì maiuscola». Per Abete Roma è la città «dell'entertainment e della cultura», una considerazione da cui trae ispirazione «Cinecittà World», parco a tema sul cinema che sorgerà a Castel Romano e avrà un'estensione pari a quella di Gardaland. L'investimento, su input di Cinecittà Entertainment con partner Generali, sarà di circa 300 milioni e nei prossimi mesi la sua realizzazione diverrà operativa. «Se c'è spazio per dare una mano su altri progetti noi imprese siamo pronta a darla», ha chiosato Abete. Soddisfatti anche gli operatori balneari di Ostia. Secondo il presidente Assobalneari Renato Papagni «il secondo polo turistico rappresenta un'enorme occasione per rilanciare Ostia e il mare di Roma. Da vent'anni aspettavamo un progetto così. Per quanto riguarda waterfront, sviluppo urbanistico e recettivo-alberghiero siamo pronti a fare la nostra parte. Siamo contenti e convinti che finalmente, dopo anni bui, si stia andando nella direzione giusta».

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