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Il procuratore Grasso «L'ecomafia è anche qui»

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Provane è la scoperta della centrale di termovalorizzazione di Colleferro che utilizzava rifiuti speciali anziché normali». È diventata un simbolo contro il malaffare dei rifiuti l'inchiesta del Noe di Roma. Ieri il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso è intervenuto a Roma al convegno contro l'ecomafia nel corso della settimana della legalità organizzata dalla Regione Lazio. La Regione Lazio sta «studiando una serie di strumenti per amplificare e sistematizzare i controlli ambientali» sul territorio. Lo hanno annunciato il vicepresidente della Regione, Esterino Montino e l'assessore all'Ambiente Filiberto Zaratti al termine di un incontro con il presidente Piero Marrazzo, il direttore dell'Arpa Corrado Carrubba e alcuni dirigenti regionali in cui si è parlato della vicenda del sequestro del termovalorizzatore di Colleferro. «L'Arpa sta facendo controlli non solo su Colleferro ma anche sull'altro impianto in funzione ed a regime, quello di San Vittore. Qui - ha spiegato Montino - ci sono verifiche un giorno si ed un giorno no». Per quanto riguarda il termocombustore di Colleferro, al momento sotto sequestro, Zaratti, insieme ad un dirigente regionale del settore Luca Fegatelli, ha sottolineato che «era stato autorizzato nel 2000 con una procedura semplificata che prevedeva esclusivamente la comunicazione alla Provincia di competenza. Adesso ci apprestiamo a dargli un'autorizzazione integrata ambientale più completa che prevede un monitoraggio continuo delle emissioni». La panoramica sul saettore dei rifiuti nel lazio è preoccupante. Nel 2007 sono stati ben 2.595 i reati e le infrazioni ambientali su 30.124 compiuti in Italia, l'8,6%, con 1.882 persone denunciate, 27 persone arrestate, 714 sequestri effettuati. Il dato è ancor più drammatico, considerando i numeri del 2006, l'anno precedente: allora, i reati ambientali nella nostra regione erano complessivamente 1.808, mentre ammontavano a 23.668 quelli a livello nazionale, e pari, in media giornaliera, in conseguenza, a 4,9 al giorno. I nuovi ecomostri contro i quali l'Osservatorio ambiente e legalità del Lazio punterà la sua attenzione sono il complesso turistico alberghiero Punta Cetarola di Sperlonga e l'Holiday di Fondi entrambi in provincia di Latina e il Parco delle dune di Ardea (Roma). Lo ha annunciato l'Osservatorio istituito dall'assessorato all'Ambiente della Regione Lazio su progetto di Legambiente. Dal luglio 2006 al novembre 2008 sono state 783 le chiamate al numero verde dell'Osservatorio per la segnalazione di illeciti ambientali. Queste ultime, in 26 mesi, si sono triplicate: una su tre è stata trasformata in esposto alle autorità competenti, la maggior parte ha riguardato la provincia di Roma con 145 segnalazioni. Al primo posto gli esposti sono stati registrati su lavori edili e di movimento terra con 70 denunce, seguiti dalle discariche abusive con 50 e da problematiche connesse ai nuovi inquinamenti. Per il progetto di educazione alla legalità, portato avanti dall'osservatorio, sono stati coinvolti circa cinquemila ragazzi di 84 scuole per 330 incontri.

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