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Meloni mette all'asta i regali di Stato. Scarpe di pitone, tappeti e gioielli: tutti i doni e quanto valgono

Foto: Lapresse

Luigi Frasca
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La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni metterà all’asta parte dei regali ricevuti durante i suoi viaggi ufficiali all’estero. La valutazione e la vendita dei doni, come anticipato da Open, sono state affidate alla società “Bertolami Fine Art S.r.l”. “Con decreto del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri del 24.10.2025, il Dipartimento per i Servizi Strumentali della Presidenza del Consiglio dei ministri – si legge nel contratto visionato da LaPresse – ha ricevuto mandato di avviare il procedimento di vendita dei doni istituzionali di rappresentanza ricevuti dal Presidente del Consiglio dei ministri, On. Giorgia Meloni, acquisiti al patrimonio della PCM, mediante individuazione di un soggetto esterno cui affidare l’attività estimale dei beni da vendere e l’esecuzione di un’asta pubblica”.

 

 

“L’asta – si legge ancora – verrà battuta presso una delle sedi istituzionali della Presidenza del Consiglio dei ministri. Al fine di consentire la più ampia partecipazione, alla stessa si potrà partecipare sia in presenza sia in modalità virtuale”. Quanto al compenso, “il corrispettivo contrattuale è dato dalla percentuale offerta in sede di affidamento, pari a 5%, che sarà applicata sui proventi della vendita dei beni; pertanto, il detto corrispettivo sarà determinato solo dopo l’espletamento della procedura di vendita. In ogni caso – si legge ancora – il valore della procedura, ivi compresa l’opzione descritta nell’articolo precedente, non potrà essere superiore a € 40.000,00”. Dalla vendita si stima quindi un ricavato di circa 800 mila euro.

 

 

L’elenco completo degli oltre 270 doni di valore superiore ai 300 euro – che per legge non possono essere trattenuti dalla premier ma vengono conservati in un caveau – è stato reso noto alla Camera dal governo nel maggio scorso, a seguito di un’interrogazione parlamentare. Nella lista – consultabile dai soli deputati – figurerebbero tra gli altri tappeti, quadri, gioielli, un paio di scarpe di pitone e il foulard donato dal primo ministro albanese Edi Rama.

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