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Sport, l'ultima del Pd: sospendere Israele dalle competizioni internazionali

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Il Partito Democratico è a corto di idee e, alla vigilia della partita di calcio Italia-Israele (in programma a Udine il prossimo 14 ottobre), promuove un appello che riguarda tutte le discipline sportive per chiedere ai membri italiani del Comitato olimpico internazionale, al presidente del Coni e al presidente della Figc di farsi portavoce, presso Cio, Fifa e Uefa, della sospensione di Israele da tutte le competizioni sportive internazionali. A sostenere questa proposta è Mauro Berruto insieme a 44 parlamentari dem eletti alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo. Il pretesto per mettere alle strette gli ebrei, come da copione, è il ruolo che lo sport può giocare davanti a gravi crisi umanitarie e politiche. 

 

 

L'antisemitismo è servito. “Non si tratta di un gesto di vendetta – si legge nella nota – ma di un atto di responsabilità. Non per punire un popolo, ma per affermare che lo sport non può restare neutrale davanti a una politica di annientamento”. L’appello del Pd ricorda poi i precedenti storici in cui la comunità sportiva internazionale ha scelto la sospensione di federazioni e comitati nazionali: dalla Germania e Giappone del dopoguerra alla Jugoslavia, dall’Iraq all’Afghanistan, dal Sudafrica dell’apartheid (escluso per 24 anni dai Giochi) fino alla Russia, oggi sospesa per l’aggressione all’Ucraina.  

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