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Terzo mandato, il progetto di Salvini: "Pronto a discuterne ma facciamo presto"

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Terzo mandato, il confronto è aperto all'interno della coalizione di maggioranza. "L'apertura di Fratelli d'Italia al terzo mandato per sindaci e presidenti di Regione? Siamo pronti a discutere di tutto ciò che serve ai cittadini già oggi pomeriggio. Se si permette ai cittadini di scegliere un bravo sindaco o un bravo governatore per tutte le volte che è necessario noi ci siamo. Ogni scelta, però, va fatta in fretta perché è giusto che la gente sappia". Così il segretario della Lega Matteo Salvini a margine della visita al Villaggio dell'Arma dei Carabinieri a Roma. "Se si può fare in tempo per l'autunno? Se facciamo veloce sì. Se Luca Zaia tornerebbe in campo? Non è questione di nomi. Il principio è: c'è la fila per fare il sindaco o il governatore? Non sempre. Se ne trovi uno bravo è giusto che la gente lo possa scegliere e tenerselo. Non è per Zaia, per Salvini o per Fedriga, è per i cittadini. Se siamo convinti lo facciamo, se no andiamo avanti" aggiunge il ministro. "Una data per vederci e decidere i candidati? Io sono pronto, tranne domenica e lunedì che sono a Parigi, ci sono", conclude.

Dopo le dichiarazioni di Giovanni Donzelli (FdI) che ha assicurato di non avere alcuna preclusione ideologica, ha preso la parola anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. "Siamo contrari al terzo mandato e lo restiamo ma riteniamo corretto aprire un confronto all'interno della coalizione e con le Regioni nel caso emergesse una posizione condivisa. Siamo, invece, critici verso iniziative unilaterali delle singole Regioni". Così il leader di Noi moderati Maurizio Lupi.

 

 

 

Nel parla anche Clemente Mastella, componente dell'esecutivo nazionale dell'Anci. "Registriamo l'inversione dei meloniani sul tema del terzo mandato. Nessun problema, che mai nessuno, del resto, aveva posto. Sono stati loro a scomodare finanche la Consulta: ma non c'è dubbio che questo vincolo, se c'è la volontà politica, può essere rimosso. Non si possono però torcere le istituzioni dello Stato a proprio uso e consumo o a secondo delle convenienze politiche del momento". Lo spiega in una nota il sindaco di Benevento e componente dell'esecutivo nazionale dell'Anci Clemente Mastella. "Sia chiaro però - dice - che i sindaci non sono la periferia delle istituzioni. È necessario creare le condizioni di uguaglianza giuridica e politica per tutte le cariche istituzionali e, dunque, in presenza di una rimozione di tale vincolo per i presidenti regionali, esso va rimosso anche per i Sindaci di comuni oltre i 15mila abitanti. Se non fosse così si produrrebbe una distorsione istituzionale non giustificabile e una disegualità di trattamento". Su questa vicenda, Mastella fa sapere di avere chiesto al presidente dell'Anci Gaetano Manfredi la "convocazione di un'assemblea straordinaria affinché la questione sia posta formalmente proprio dall'organismo che rappresenta i sindaci italiani".

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