Il Tempo censurato dall'Ue, Cerno: "Il fascismo oggi è rosso e sta a sinistra"
L'Unione europea incoraggia alla libertà d'espressione e si riempie la bocca di pluralismo ma mette il bavaglio a chi fa del pensiero indipendente il proprio pane quotidiano. Il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno, proposto come relatore da FdI e dal gruppo ECR per una seduta del gruppo di monitoraggio interno alla commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni) sul tema dello stato di diritto e libertà di stampa in Italia, ma escluso, ne ha parlato nella conferenza stampa organizzata oggi nella sala Anna Politkovskaya del Parlamento europeo a Bruxelles. "In Italia parlano sempre di fascismo, io non lo vedevo. Oggi ho capito: ce l'avevano in casa. Al Nazareno, nelle sedi della sinistra", ha detto. "Se libertà di pensiero è dire quello che dicono Elly Schlein o Nicola Fratoianni, non è libertà di pensiero", ha dichiarato, chiedendo a coloro "che si riempiono la bocca con il manifesto di Ventotene, la Costituzione e la repubblica" di "non usare" un'immagine distorta dell'Italia "per il loro disegno di occupazione dello spazio politico del nostro Paese".
Cerno a Bruxelles: l'unico fascismo in Italia è quello della sinistra
"Sono omosessuale dichiarato da quando avevo 11 anni, faccio il Gay Pride da quando Zan ancora non faceva politica, ho sempre fatto e detto quello che volevo, ho diretto l'Espresso che è stato il giornale considerato della sinistra italiana e oggi Il Tempo che è un giornale libero in un paese dove secondo me la sinistra non lo è più", ha spiegato Cerno per replicare a chi pensa di mettere i bastoni tra le ruote al suo lavoro e al giornale che dirige. A vivere di fascismo, oggi, "è molta più gente che cent'anni fa in Italia, sono tutti di sinistra, quindi c'è il fascismo, solo che è rosso", ha scandito, ricevendo in poche ore forte solidarietà dal centrodestra e da alcuni esponenti di Italia Viva. Silenzio rumorosissimo, invece, a sinistra. Accanto al direttore de Il Tempo, a Bruxelles, l'europarlamentare di Fratelli d'Italia e copresidente gruppo Conservatori e riformisti europei Nicola Procaccini; l'europarlamentare di FdI e vicecoordinatore per ECR in commissione Libe Alessandro Ciriani; Manuela Biancospino, tra le fondatrici dell’associazione Giornaliste Italiane e, da remoto, Jacopo Coghe dell’associazione Pro Vita & Famiglia.
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