
Migranti, "stesso fardello" per Italia e Grecia: necessaria una "risposta Ue comune"

Italia e Grecia, "in quanto Paesi di primo ingresso", portano sulle spalle "lo stesso fardello di livelli insostenibili di migrazione irregolare verso l'Europa" e affrontano sfide comuni che, secondo la dichiarazione congiunta firmata a Roma, possono essere risolte solamente attraverso "una risposta dell'intera Ue". I due governi riaffermano con forza che "lo sviluppo della dimensione esterna è essenziale per affrontare con successo la migrazione irregolare nel lungo periodo", e si impegnano così a "lavorare insieme per garantire una corretta e bilanciata attuazione del Nuovo Patto su migrazione e asilo". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis rilanciano anche la necessità di "aderire pienamente al principio di solidarietà e di equa condivisione delle responsabilità", ponendo l'accento sull'importanza di adottare soluzioni innovative.
Ritardi in Albania, il sottosegretario Ferro: "Abbiamo dovuto fare i conti con l'ostilità di qualche giudice"
"Guardiamo con favore all'accordo tra Italia e Albania" come modello replicabile a livello europeo, dichiarano. Centrale, nel testo firmato, anche il rafforzamento dei concetti di "Paese di origine sicuro" e "Paese terzo sicuro", con il pieno sostegno alla proposta della Commissione di riformare il quadro normativo europeo in materia di rimpatri. Italia e Grecia si dicono infine "impegnate per un'approvazione rapida" del nuovo regolamento Ue sui rimpatri e "a favore dell'adozione tempestiva di una lista europea dei Paesi di origine e dei Paesi terzi sicuri", considerata un tassello essenziale per il buon funzionamento del sistema comune europeo d'asilo.
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