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Referendum, Fumarola (Cisl) lo boccia: "Battaglia di retroguardia, non voterò"

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A chi ha puntato il dito contro il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha suggerito agli italiani di non andare a votare al referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno e che per questo è stato accusato di aver violato ogni cautela che la sua carica impone, suonerà ora strano che la stessa posizione è stata sposata da Daniela Fumarola, la neosegretaria generale della Cisl. "Con questi referendum si continua a guardare al futuro con lo specchietto retrovisore, ma il mondo del lavoro è cambiato e servono tutele nuove", ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera, definendo la consultazione proposta sbagliata "nel merito" e quella rinfocolata dalla sinistra in nome dell lavoro e della cittadinanza una "battaglia di retroguardia che non intercetta le criticità di oggi". 

 

 

Parole dure ma chiare, quelle della leader della Cisl, che sembrano una risposta indiretta alle polemiche sollevate nelle scorse ore ai danni della maggioranza. La stessa maggioranza a cui i sondaggi danno ragione: potrebbero votare il 30% degli italiani e il quorum, al momento, è un miraggio. La stessa Fumarola ha ammesso: "No, non andrò a notare. Ritengo che lo strumento dei referendum non sia adeguato a risolvere i problemi del lavoro". Quanto al dimezzamento da 10 a 5 anni del requisito per ottenere la cittadinanza italiana, per cui i cittadini sono chiamati alle urne, "il referendum non è lo strumento giusto. Noi siamo per una riforma organica che coinvolga il Parlamento e le forze sociali a partire dall’introduzione dello ius scholae e dell’accesso agevolato alla cittadinanza", ha spiegato. 

 

 

L'incontro che si è tenuto giovedì con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, invece, ha dato i suoi frutti. "Molte delle nostre richieste sono state recepite: la patente a crediti da estendere a tutti i settori dove ci sono gli appalti; l’assunzione di 600 nuovi ispettori, lo stanziamento di altri 650 milioni dal bilancio Inail, che si sommano ai 600 già messi a disposizione", ha spiegato la neosegretaria generale della Cisl, aggiungendo che il sindacato di cui è alla guida è sempre "per il confronto senza pregiudizi". 

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