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Basovizza, sdegno per lo sfregio. Bignami: "Clima preoccupante". Tajani: "Oltraggia le vittime"

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Edoardo Sirignano
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Tre scritte, in lingua slava, sono comparse stamani alla foiba di Basovizza, una delle quali è “Triest je nas” (Trieste è nostra) e un’altra “Trieste è un pozzo”, a poche ore dall’inizio delle cerimonie per il Giorno del Ricordo. I messaggi offensivi apparsi nella notte sono stati rinvenuti soltanto all’alba da alcuni addetti all’allestimento del palco previsto per la cerimonia che si svolgerà lunedì. Per ripulire il luogo dell’accaduto e la vernice rossa, con cui veniva indicato, appunto, “Morte al fascismo, libertà al popolo”, ci sono volute diverse ore. Non è bastata, infatti, una semplice idropulitrice, ma si è dovuto tinteggiare l’intera area. 

 

 

Sdegno trasversale per l’accaduto. “Lo sfregio compiuto a Basovizza - dichiara il presidente della Camera Lorenzo Fontana - è un atto grave e intollerabile che offende profondamente la memoria storica del nostro Paese e, ancor più le vittime delle foibe”. Una dura condanna arriva pure da Fratelli d’Italia, che pubblica un video-denuncia. “Mi auguro - dice Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera dei Deputati - che giunga una condanna unanime per quanto accaduto questa notte, censurando il clima preoccupante di odio e di divisione che troppo spesso, proprio in coincidenza del 10 febbraio, tristemente affiora”.

 

 

Per il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, poi, “oltraggiare la memoria dei caduti significa continuare a perseguitare chi è stato brutalmente ucciso, solo perché era italiano”. Ecco perché Forza Italia condanna l’ignobile gesto: “Punta solo a minare il dialogo fra popoli che vogliono guardare verso un futuro di pace''.

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