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Elly Schlein, dietrofront sul nome nel simbolo: "Divisivo", vincono Prodi & Co.

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Si candida in prima persona alle elezioni europee Elly Schlein, ma anche se eletta "resterò in Italia, è qui il mio posto". Lo ha detto la segretaria del Pd in una diretta su Instagram: "Mi devo prendere la responsabilità a dare una mano a tutta la lista, ci sarò anch’io anche se rimarrò qui in Italia per confrontarmi con Giorgia Meloni giorno dopo giorno". 

"Sono stati giorni impegnativi di lavoro, di costruzione fatta davvero con grande attenzione, abbiamo ricevuto tante disponibilità di alto livello. Abbiamo approvato le liste senza voti contrari. Questo è un fatto significativo, sono molto contenta", dice Schlein. Sui candidati, "devo ringraziare davvero di cuore Nicola Zingaretti per aver ceduto alle mie insistenze di questi mesi. Ho letto tante cose, è da molto tempo che gli avevo chiesto un impegno. Abbiamo bisogno di competenza e della concretezza di chi ha saputo amministrare bene. Ci servirà molto la presenza di Nicola". E "ringrazio Andrea Tarquinio di aver accettato, pur non essendo iscritto al Pd, per un’Europa più solidale, giusta e di pace".

 

Ma la decisione più attesa è quella del nome di Elly Schlein nel simbolo del Pd che ha creato una forte spaccatura nel partito, come tra l'altro si evince nei commenti alla diretta con tantissimi utenti che si dicono contrari. "Si è aperta una bella discussione. Ringrazio chi ha fatto la proposta, ma il mio contributo sarà correre accanto a i candidati", dice la segretaria. Insomma, niente nome nel simbolo perché la proposta "mi è sembrata più divisiva che rafforzativa". 

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