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Michele Emiliano, Renzi all'assalto: "Doppio scandalo". Perché sapeva dell'indagine su Pisicchio?

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Il caso Puglia si arricchisce di un clamoroso colpo di scena politico-giudiziario. Il presidente del Pd della regione Michele Emiliano avrebbe avvisato delle indagini in corso Alfonsino Pisicchio, l’ex commissario straordinario dell’Arti che il governatore aveva nominato a dicembre 2023. A riferirlo lo stesso Pisicchio, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, in cui avrebbe presentato anche delle chat avute con lo stesso Emiliano. Una svolta che, al netto delle possibili conseguenze giudiziarie, scatena la polemica politica. "Dalle cronache appare che il presidente Emiliano fosse a conoscenza di una indagine penale nei confronti di Pisicchio. E da quello che si legge Emiliano avrebbe detto all’improvviso a Pisicchio: dimettiti o ti caccio", riassume Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Che poi attacca: "Se i fatti corrispondono al vero, si tratta di un doppio scandalo".

 

Due, dunque, i punti da sottolineare. "1. Qualcuno tra gli inquirenti informava Emiliano? Come faceva Emiliano a sapere dell’indagine?", elenca Renzi. "2. ⁠Emiliano usa le informazioni ricevute per gestire i rapporti politici in Puglia. E lo fa in modo arrogante e violento. La Puglia non cambierà mai finché sarà governata da Michele Emiliano e da quelli come lui", conclude l'ex premier.

 

Intanto l’avvocato Salvatore D’Aluiso, legale di Pisicchio, dice a LaPresse che "non sussistono le esigenze cautelari ed è per questo che ricorreremo al Riesame. Pisicchio è finito ai domiciliari assieme al fratello Enzo e ad altri tre indagati. Contestate, a vario titolo, le ipotesi di reato di corruzione, falso, turbata libertà degli incanti, emissione di fatture per operazioni inesistenti e finanziamento illecito ai partiti.  

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