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Sardegna, Deidda: "Troppe cose non tornano, possibili errori nello spoglio"

Edoardo Romagnoli
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In Sardegna continua lo spoglio dei voti, ma FdI aspetta la verifica di tutti i verbali per capire se ci sono stati vizi di forma. Il Tempo ha intervistato il deputato sardo di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda per capire quali sono gli scenari che si profilano all'orizzonte.

Onorevole quali vizi di forma ci potrebbero essere?
«Ci ​​potrebbero essere degli errori nell'assegnazione dei voti. Con il regolamento in vigore se veniva messa una croce sulla lista veniva automaticamente assegnato il voto anche al candidato presidente e viceversa.
Ecco ci segnalano che questa procedura in alcune sezioni, soprattutto in provincia di Cagliari e di Sassari, potrebbe non essere stata seguita correttamente. Non ci torna il fatto che la coalizione di centrodestra abbia preso più voti della coalizione di centrosinistra quando poi i voti al nostro candidato sono risultati inferiori a quelli di Todde».

Se emerge che in realtà in molte sezioni non è stato legato il voto della lista al candidato?
«Noi vogliamo aspettare per qualsiasi analisi, proprio per rispetto, i dati reali e il margine. Noi da quei verbali vorremmo capire quali sono le schede nulle, quali contestazioni ci sono state per approntare poi il vero riconteggio che può avvenire solo passando dal Tar motivato tramite verbali. Oggi non ha senso parlare di riconteggio se non abbiamo in mano i verbali per vedere qual è il margine perché un conto è avere una distanza di 2600 voti che è abbastanza difficile da colmare, ma se fosse di 1.200-1.300 o ancora meno sotto i 1000 voti con tutte le schede nulle valutazione di proposta di un ricorso al Tar». 

 

A quanto ammonta in questo momento lo scarto? 

«Da ciò che ci risulta nelle 19 sezioni che mancano lo scarto potrebbe scendere, facendo arrivare Truzzu a una distanza che va dai 700 ai 1200 voti. È una forza molto grande ma ci sono delle sezioni che non riusciamo a verificare al meglio. Ma non confidiamo in quello, noi confidiamo nel controllo dei verbali». 

 

Questo controllo potrebbe portare al ribaltamento del risultato elettorale? 

«No, secondo me no. Però potrebbe emergere che, rispetto a quanto comunicato, lo scarto è in realtà minimo o comunque inferiore. Voglio sottolineare che noi abbiamo subito riconosciuto la grande prestazione e la netta vittoria della candidata dei 5 Stelle, non delle liste perché lì abbiamo vinto noi. Però ci saremmo aspettati un atteggiamento più sobrio e più rispettoso da parte loro perché lo spoglio non è finito, visto che siamo ancora in attesa dei risultati, e invece si stanno comportando come se loro stravinto e lo spoglio fosse concluso. Riconosciamo il margine, ma lo spoglio non è ancora chiuso». 

 

Se cambiassero i numeri potrebbe cambiare anche il premio di maggioranza? 

«Ciò che stiamo facendo non lo stiamo facendo per ripicca ma nel rispetto dei nostri candidati esclusi perché una eventuale diversità di percentuale di FdI ovviamente potrebbe cambiare per esempio il numero dei nostri eletti».

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