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G7, missione Meloni in Usa e Canada per illustrare la presidenza italiana

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Si apre ufficialmente venerdì 1 marzo con l’incontro alle 13 (le 19 in Italia) nello Studio Ovale della Casa Bianca con il presidente Joe Biden, la missione in Nordamerica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Per la premier è la seconda visita a Washington, dopo quella del luglio 2023. Dopo la tappa negli Usa, la premier volerà a Toronto, dove nella mattinata di sabato 2 marzo è in programma un incontro con il primo ministro canadese Justin Trudeau, al quale nel pomeriggio farà seguito un ricevimento a cui parteciperanno anche i rappresentanti della comunità italiana. Le visite giungono nel contesto della Presidenza italiana del G7 per il 2024 e fanno seguito alla missione in Giappone di inizio febbraio e alla prima riunione dei leader G7 sotto la Presidenza italiana che si è svolta in videoconferenza da Kiev il 24 febbraio. L’obiettivo, come illustra una nota, è innanzitutto quello di condividere con il presidente Biden e con il premier Trudeau (il Canada prenderà il testimone nel 2025) le priorità della Presidenza italiana del G7: difesa del sistema internazionale basato sulla forza del diritto e continuo sostegno all’Ucraina; conflitto in Medio Oriente, con le relative conseguenze sull’agenda globale; prioritaria attenzione nei confronti dell’Africa, con l’obiettivo di costruire un modello di partenariato vantaggioso per tutti; continua attenzione alla regione dell’Indo-Pacifico; importanza delle questioni migratorie; Intelligenza Artificiale.

In entrambi i casi, al centro dell’agenda anche le relazioni bilaterali, che vengono definite «eccellenti» in tutti i settori, tra l’Italia e gli Stati Uniti e tra l’Italia e il Canada, nonché le prospettive di un loro ulteriore rafforzamento. Nell’incontro con il presidente Biden, si tratterà in particolare di continuare a costruire le relazioni bilaterali sulla base della Dichiarazione congiunta adottata dai due leader nell’ambito della prima visita di Meloni a Washington all’inizio del suo mandato, lo scorso 27 luglio. Anche l’incontro con Trudeau permetterà di dare ulteriore stimolo alle relazioni tra le due Nazioni. Il Canada e l’Italia hanno infatti già forti relazioni commerciali e di investimento, con economie complementari che fanno leva sulla forza delle piccole e medie imprese. Entrambi i colloqui costituiranno, inoltre, l’occasione per un confronto sulle principali questioni internazionali: in primo luogo l’aggressione russa all’Ucraina e il continuo sostegno a Kiev; la situazione in Medio Oriente e la prevenzione di una escalation regionale; il sostegno umanitario a Gaza e la sicurezza e la stabilità nel Mar Rosso; la cooperazione con il Continente africano e il Piano Mattei, nella prospettiva di verificare opportunità di collaborazione in aree di comune interesse; la sicurezza delle catene di approvvigionamento; il coordinamento transatlantico rispetto alle sfide e alle opportunità poste dalla Cina; la preparazione del prossimo Vertice NATO, che si terrà proprio a Washington il 9-11 luglio in occasione del 75mo anniversario dell’Alleanza atlantica. Negli Stati Uniti c’è la presenza di una comunità italo-americana numerosa e ben integrata (più di 20 milioni di persone), cui si aggiungono più di 325.000 cittadini italiani residenti negli Usa. Nel 2023 gli Stati Uniti rappresentavano il terzo mercato di destinazione dell’export italiano, con un interscambio di circa 102 miliardi di dollari (con un surplus di 44 miliardi a favore dell’Italia), e presenze di imprese italiane in ogni settore economico-industriale, incluso il settore della difesa e quello aerospaziale. Il Canada è un importante partner per l’Italia (circa 12 miliardi di euro di interscambio fra gennaio e novembre 2023, +1,1% sull’anno precedente). La bilancia commerciale è favorevole all’Italia (+4,2 miliardi nei primi 11 mesi del 2023) e vi è un elevato livello di complementarietà (specializzazione manifatturiera e innovazione in Italia e abbondanza di materie prime in Canada). Importante è anche il ruolo della comunità di origine italiana (1,6 milioni circa, per metà residenti nell’Ontario, regione di cui Toronto fa parte).

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