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Regali e denaro per appalti, terremoto nel Pd campano

Edoardo Romagnoli
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Denaro e regali in cambio di alcuni appalti. È questa l’accusa che ha portato il gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura, a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’imprenditore Salvatore Musella, l’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, il vicepresidente di Confindustria Alberghi Giorgia Palmucci e Nicola Oddati, dirigente della Regione Campania. In totale sono undici i destinatari dell’ordinanza, quattro sono finiti in carcere (Musella, Figliolia, Oddati e Palmucci), due collaboratori di Musella agli arresti domiciliari (Salvatore Della Corte e Gianluca Flaminio), cinque sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché accusati a vario titolo di concorso in turbata libertà degli incanti, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite. I cinque sono: Giovanni Bastianelli, all’epoca dei fatti direttore esecutivo dell’Enit, Angelo Tortora, dipendente del comune di Pozzuoli, Antonio Carrabba, collaboratore di Musella, Sebastiano Romeo, ex consigliere della Regione Calabria e candidato a segretario provinciale del Pd a Reggio Calabria, e Luciano Santoro, candidato alla segreteria provinciale del Pd di Taranto, ex assessore comunale a Grottaglie ed ex consigliere provinciale a Taranto.

Il provvedimento è stato emesso dopo un lungo lavoro di indagine che avrebbe fatto emergere turbative nella gara per la concessione del Rione Terra di Pozzuoli. In particolare, secondo l’accusa, l’imprenditore Musella, grazie all’intermediazione di Oddati e al contatto privilegiato con l’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, avrebbe ricevuto in anticipo i requisiti di partecipazione alla gara per la ristrutturazione dell’area nel centro storico della città flegrea e la gestione di un grande complesso turistico alberghiero dell’Antica Rocca. Secondo gli investigatori della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza nell’accordo sarebbe stata prevista anche l’individuazione dei partner dell’imprenditore, la designazione dei componenti della commissione di valutazione delle proposte. Per agevolare l’operazione, sempre secondo gli inquirenti, Musella sarebbe stato aiutato dai suoi stretti collaboratori Salvatore Della Corte, Gianluca Flaminio e Antonio Carrabba, da Angelo Tortora un dipendente del comune di Pozzuoli, da Giorgio Palmucci presidente protempore di Enit, componente della Commissione valutatrice delle offerte per l’aggiudicazione della concessione, e da Giovanni Bastianelli, all’epoca direttore esecutivo di Enit. Per favorire la società vincitrice dell’appalto per la riqualificazione del Rione Terra a Pozzuoli l’ex sindaco della cittadina campana Vincenzo Figliolia avrebbe ricevuto denaro e la promessa di posti di lavoro.

L’area di interesse dell’imprenditore non sarebbe stata circoscritta alla sola Campania. Musella avrebbe beneficiato dell’intermediazione illecita di Oddati anche con l’ex consigliere provinciale di Taranto Luciano Santoro e con l’ex segretario provinciale del Pd di Reggio Calabria Sebastiano Romeo per aggiudicarsi alcuni appalti per la ristrutturazione di Palazzo Carducci a Taranto e del complesso scolastico «B.Chimirri» di Catanzaro. Nel corso di una perquisizione della polizia nel settembre del 2022 a Nicola Oddati sarebbero state trovate due buste con 14mila euro in contanti, una da 10mila e l’altra da 4mila. Oddati si è giustificato dicendo che essendo «commissario del Pd a Taranto» quei soldi erano per le tessere di partito. «Non so nemmeno quanti sono esattamente - ha spiegato - sono per le tessere che poi li devo versare». Secondo i magistrati Musella avrebbe versato periodicamente delle somme di denaro a Oddati oltre a tre auto messe a sua disposizione ma anche abiti su misura, soggiorni in hotel e ristrutturazioni edili di cui avrebbero usufruito lui e la compagna. All’imprenditore Musella sono stati perquisiti alcuni file Excel e Word sul pc contenenti le tabelle di «Natale» e «Pasqua» fino al 2022 con regali, ceste, bottiglie, un orologio Apple, un Macbook e somme di denaro vicino a diciture come Asl, Poggioreale, ospedali, carceri, università, comuni, Atac, Eav, e ancora «politici», Comune di Pozzuoli, Rione Terra.

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