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Mes, il giurì d'onore sul fax di Meloni si farà. Mulè sarà il presidente

Christian Campigli
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Sembrava un'uscita un po' grottesca, una provocazione per difendere la propria posizione e sollevare un polverone di polemiche. Invece "il giurì d'onore chiesto da Giuseppe Conte sul caso del fax sventolato in aula da Giorgia Meloni sul Mes si farà. Il presidente sarà Giorgio Mulè e auspico che si possa dirimere questa questione”. Parole chiare e perentorie, quelle pronunciate dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana. “Io ho preso una decisione, ma aspettavo venisse ufficializzata con la lettura in Aula. Il Parlamento è sempre sovrano, la maggioranza dei parlamentari ha deciso di esprimersi in questo modo, questa è la democrazia. C'era da fare un passaggio parlamentare. Non posso che accettare questo verdetto in base al principio democratico".

 

 

La richiesta, come ricorda l'agenzia di stampa AdnKronos, era stata avanzata dal leader dei grillini lo scorso 18 dicembre per “ristabilire la verità dei fatti e ripristinare l'onore minato dal comportamento menzognero della presidente Meloni che - era l'accusa di Conte - ha scelto di mentire al Parlamento e a tutti i cittadini, sostenendo che il mio governo aveva dato il via libera al Mes nel gennaio 2021, senza mandato parlamentare e con il favore delle tenebre, lo avrebbe fatto quando ormai si era dimesso, con gli scatoloni pronti. Meloni ha mentito consapevole di mentire, era deputata quando il 9 dicembre 2020 in Parlamento abbiamo tenuto un ampio dibattito sul Mes, certificato anche dagli atti. Al contrario di quello che ha affermato Meloni, il tutto è stato fatto alla luce del sole, nel dicembre 2020 c'è stato un ampio dibattito e il pieno coinvolgimento del Parlamento”.

 

 

Conte, in quella occasione, aggiunse che “dalla premier un cumulo di falsità, che disonora la massima istituzione di governo”. Ma cos'è il giurì d'onore? Per comprenderne i meccanismi è sufficiente consultare il sito della Camera. “Il presidente di Montecitorio può nominare, su richiesta di un deputato che si senta leso nella sua onorabilità da accuse che gli siano state mosse nel corso di una discussione, una Commissione d'indagine a norma dell' art. 58 del regolamento - detta Giurì d'onore - che valuti la fondatezza delle accuse. Al Giurì viene solitamente assegnato un termine per riferire all'Assemblea sugli esiti della sua attività. Della relazione del Giurì l'Assemblea si limita a prendere atto, senza dibattito né votazione”. 
 

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