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Fuori dal coro, cartelle, tasse ed edilizia: Salvini rilancia la pace fiscale

Christian Campigli
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Un bilancio positivo, da evidenziare. Nonostante numerose difficoltà economiche e una congiuntura internazionale certo non favorevole. Ma, al tempo stesso, anche tanti obiettivi da raggiungere nel 2024 ormai alle porte. È un Matteo Salvini raggiante quello che è stato ospite della trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”, condotta da Mario Giordano su Retequattro.

“La pace fiscale e quella edilizia sono temi che vanno assolutamente affrontati. Ci sono milioni di italiani che hanno piccole irregolarità interne al loro appartamento, al loro caseggiato, che impediscono di mettere sul mercato quel caseggiato. Ecco, io penso che sanare questi milioni di piccole difformità interne metterebbe sul mercato immobiliare tanti e tanti appartamenti per gente che ne ha bisogno. L'aver bloccato il Mes è qualcosa di cui vado orgoglioso e di cui l'intero governo deve andare orgoglioso. Ed è stata una scelta totalmente condivisa con Giorgetti, è una battaglia storica della Lega. Il Mes è uno strumento inutile, superato e vecchio e avrebbe previsto molto semplicemente che per salvare delle banche straniere, l'Italia, che è composta da pensionati, disoccupati, operai, imprenditori e insegnanti, avrebbe dovuto pagare miliardi di euro per salvare le banche tedesche in difficoltà”. Impossibile non toccare poi uno degli argomenti che, da sempre, connota i conservatori: la sicurezza.

 

“La nuova legge che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo approvato come Lega dopo tanti tentativi ha aiutato tantissime persone, si limita però a chi si difende all'interno del proprio appartamento, del proprio negozio, della propria tabaccheria, del proprio ristorante, quindi sancisce il sacrosanto diritto alla difesa in caso di aggressione e di difesa all'interno delle mura. Adesso serve un ulteriore passo e come Lega abbiamo pronto il testo e spero che l'intera maggioranza sia d'accordo, per tutelare anche coloro che si difendono nelle immediate vicinanze”. Una nuova norma che, nelle intenzioni del Carroccio, potrebbe essere approvata già nel 2024. Il vicepremier ammette che “sull'immigrazione dobbiamo fare di più e meglio tutti insieme” e si dice d'accordo al terzo mandato ai governatori. “Se un cittadino apprezza il suo sindaco o apprezza il suo Presidente di Regione, perché dopo due mandati deve rinunciarvi? Per i parlamentari non c'è, per i ministri non c'è un limite dei mandati”.

 

Infine, uno sguardo alla situazione internazionale. Tentare, per l'Ucraina, la via della pace anziché continuare a mandare armi “è l'auspicio del Santo Padre ed è l'auspicio di tutti. Noi abbiamo sempre sostenuto il diritto alla difesa, come Lega e come Governo, in Italia e in Europa, spero che il 2024 sia l'anno della pace non solo fra Ucraina e Russia, ma anche fra Israele e Palestina con l'obiettivo dei due popoli e due stati. Però, voglio dirlo chiaramente a differenza di altri politici che balbettano e cercano di dire e non dire: con il sacrosanto diritto all'esistenza e alla difesa di Israele, che è una democrazia da preservare in Medio Oriente”.

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