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Mario Draghi "candidato" per il dopo Ursula. Grandi manovre: chi c'è dietro

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Mario Draghi candidato per succedere a Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, col "bollino" di Emmanuel Macron. Si fanno sempre più insistenti le voci di un ritorno in campo dell'ex capo della Bce e premier. Insomma, altro che "nonno al servizio delle istituzioni", come disse ai tempi dell'ipotesi Quirinale. Un retroscena di Repubblica ripercorre questo solco e spiega che il presidente francese, che "tirò fuori dal cilindro il nome di Ursula von der Leyen per la presidenza della Commissione europea. Concordandola con l’allora Cancelliera tedesca Angela Merkel", a questo giro dei elezioni europee punti sul cavallo Draghi: "L’ex presidente del consiglio italiano è il 'campione' su cui Macron vuole scommettere. Proprio per succedere a von der Leyen. Con lui il rapporto è stato sempre privilegiato. Basta ricordare il modo in cui spiegò perché è stato possibile il Trattato del Quirinale: «Perché era lui, perché ero io»". Per Repubblica, che cita fonti francesi a Bruxdelles, sarebbero già partiti i "sondaggi informali" e le interlocuzioni con la Germania di Olaf Scholz. Insomma, sull'asse Parigi-Berlino.

 

E l'ex premier che ne pensa? "Il recente incarico ricevuto a settembre scorso proprio da von der Leyen per preparare un rapporto sul futuro della competitività europea gli sta permettendo di visitare tutte le cancellerie europee e di mettere sul tavolo le sue idee relative al futuro dell’Unione". E a molto osservatori il suo intervento sull'Europa presentando il libro di Aldo Cazzullo è sembrato un passo in questa direzione. 

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