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Manovra, le opposizioni fanno muro con 2.600 emendamenti: la strategia ostruzionistica

Luigi Frasca
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Ieri le opposizioni hanno presentato i propri emendamenti alla Manovra in Commissione Bilancio a Palazzo Madama. Fra Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra Italiana il numero dovrebbe aggirarsi intorno ai 2.600 che annunciano testi condivisi su sanità e salario minimo. A quanto riferito da fonti parlamentari il Pd ne avrebbe depositati 1.103 più un ordine del giorno, il M5s 945, Alternativa Verdi Sinistra 329, mentre Italia Viva prevede di portare circa 200 testi ed Azione 91. La Lega nonostante gli accordi di non presentare emendamenti ne ha depositati tre non onerosi. I correttivi da parte della maggioranza sono attesi successivamente nel corso del dibattito in Commissione tramite un testo dei relatori, che dovrebbe mettere mano in particolar modo ad alcune norme sulle pensioni del pubblico impiego che hanno trovato la contrarietà soprattutto dei medici che hanno proclamato uno sciopero per il 5 dicembre.

 

 

L’estensione dei tempi la discussione della legge di bilancio è dovuta anche alla contemporanea discussione del decreto Anticipi in Senato che andrà a convertito in legge entro metà dicembre. Il calendario della Manovra ipotizzato inizialmente dalla maggioranza potrebbe subire dunque qualche variazione con l’approdo in aula a Palazzo Madama che potrebbe slittare all’11 dicembre per concludere l’iter alla Camera prima di Natale. Ieri intanto l’Unione europea ha giudicato la Manovra italiana «non pienamente in linea con le raccomandazioni del Consiglio del 14 luglio scorso». Sono altri otto i Paesi dell’Eurozona «rimandati» da Bruxelles. La Commissione europea fa presente all’Italia di «non aver utilizzato i risparmi derivati dal taglio dei sussidi contro il caro energia per ridurre il deficit», uno dei problemi strutturali che maggiormente pesa sui nostri conti pubblici. «Non si tratta di una bocciatura, si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e a utilizzare al meglio le risorse comuni europee», specifica il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.

 

 

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti commenta: «Accogliamo il giudizio della Commissione. Tutto come previsto: nonostante l’eredità dell’impatto negativo di energia e superbonus andiamo avanti con sano realismo». Per oggi intanto il Movimento 5 Stelle e Partito democratico annunciano la presentazione della loro «contromanovra». Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha spiegato che illustreranno le loro proposte sulla manovra con cui «si può favorire la crescita anche in questa congiuntura economica. Dimostreremo che non è vero, come ha detto Meloni, che la coperta è corta. Se la sai usare, la coperta è sufficiente. Genereremo risorse e interverremo contro lo stop al taglio delle pensioni, contro la disastrata sanità pubblica, con nuovi investimenti per imprese, di cui c’è bisogno, e anche con aiuto sui mutui» ha spiegato.

 

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