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Migranti, la sinistra di Firenze non vuole il cpr in Toscana. Ma si farà comunque

Christian Campigli
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Una battaglia portata avanti contro la logica, il buon senso e l'evidenza. Anche a costo di perdere ulteriori consensi in termini elettorali. Ignari (o inconsapevoli) dell'incessante richiesta di sicurezza dei cittadini. La sinistra fiorentina comunale segue la linea dettata dalla Regione Toscana. E dice no ai Cpr. “Privare le persone della loro libertà solo per la loro esistenza, in assenza di reati, non è accettabile. Chi parla dei centri come di luoghi parificabili al carcere confonde le acque e prende in giro l'opinione pubblica – ha sottolineato Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune -. A Firenze abbiamo la certezza di un'ampia contrarietà tra la cittadinanza, l'associazionismo e il consiglio comunale. Il sindaco di Firenze e la giunta, anche di recente, hanno invece mostrato ambiguità (in una fase addirittura favore). Commissione 7 ha finalmente discusso alcuni atti presentati sulla questione. Ne abbiamo tenuto uno solo, ritirando gli altri, per stare sul punto per noi più essenziale. È stato espresso un parere favorevole su un ordine del giorno che faremo iscrivere all'ordine dei lavori già il prossimo lunedì”.

 

 

Una decisione che viene dopo il voto contrario a Palazzo del Pegaso. Una presa di posizione che non impedirà però ai cittadini toscani di avere, nel proprio territorio, un Cpr. Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, ha espresso con fermezza la posizione del partito. “Il decreto del governo dice, in modo chiaro, che il luogo per il cpr verrà individuato dopo aver sentito il Presidente della Regione. Se Giani dirà di no, non lo so perché cambiano idea tutti giorni, ne prenderemo atto e faremo comunque il cpr”. Sul tema è intervenuto anche il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio, Alessandro Draghi. “Solo ieri ho incontrato i residenti e i commercianti di piazza Pier Vettori, che giustamente si lamentano per il degrado e per l'insicurezza, frutto di decine e decine di immigrati che bivaccano nella zona. Il Crp è indispensabile”.

 

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