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Omnibus, Tremonti infilza Draghi sul Superbonus. "Tizio che...", sonoro ceffone

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Attacco frontale di Giulio Tremonti, presidente della commissione Esteri della Camera ed ex ministro dell’Economia del governo Berlusconi, a Mario Draghi. Ospite della trasmissione Omnibus su La7 ha risposto ad una domanda sul rischio che Giorgia Meloni ceda il passo ad un governo di tecnici per la salita dello spread: «Io credo che se non ci fosse stato un tizio che voleva andare al Quirinale e che per questo ha sbloccato e rilanciato il bonus edilizio, l’Italia starebbe molto meglio. È grazie a quella scelta che non abbiamo soldi sufficienti per la sanità, per la scuola, per le persone».

 

 

«La grande questione è il debito pubblico, il debito pubblico è cresciuto in modo spaventoso negli ultimi anni, è cresciuto soprattutto con il superbonus nell’edilizia, un debito enorme ti pone anche vincoli e limiti nel fare le finanziarie e nel vedere quanto deficit», l’attacco frontale di Tremonti all’ex premier senza nominarlo direttamente.

 

 

L’ex ministro è tornato sulla questione Superbonus in un evento organizzato a Milano da Economy Group: «Quello che negli ultimi due anni è avvenuto in termini straordinariamente negativi è l’incredibile crescita del debito pubblico causata dal cosiddetto superbonus, prodotto della teoria del debito buono. Tra l’altro una enorme responsabilità - ha proseguito, alludendo ancora a Draghi - ce l’ha chi pur di andare al Quirinale ha fatto passare il rinnovo del bonus, cioè il trasferimento di ricchezza colossale da collettività ad alcuni meno bisognosi, non ho visto facciate rifatte in periferia».

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