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Sicurezza, Salvini dice basta al “perdonismo” nei confronti dei baby criminali

Pietro De Leo
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Matteo Salvini chiude la prima giornata dell’edizione 2023 di Itaca. Dopo i saluti introduttivi del consigliere regionale della Lega Pino Cangemi, dell’ex parlamentare Gianni Sammarco, e l’intervista del Presidente della Regione Lazio Rocca è la volta del vicepremier e leader della Lega. Intervistato dal giornalista Rai Giuseppe Malara, si concentra sui principali punti d’agenda. A partire dalla manovra economica, in gestazione: «Dovremo fare delle scelte - dice - indicando delle priorità». E specifica: «Avremo altri quattro anni, noi siamo qui per stare tutto il mandato che ci è stato assegnato. Quando hai 5 anni puoi pianificare». Per quanto riguarda quest’anno, «la priorità è per gli stipendi fino a 35 mila euro e gli aumenti delle pensioni più basse». Attenzione, poi anche all’ultimo provvedimento approvato dal governo, il dl Caivano che ha ricevuto strali dalla sinistra: «Un quindicenne di oggi - osserva Salvini - non è un quindicenne di 40 anni fa, oggi ha seimila elementi per essere informato, evoluto, cosciente. Qualcuno parla pure di abbassare a 16 anni la soglia per votare o per ottenere la patente. Io ritengo che se un criminale ammazza qualcuno sparandogli alla schiena, che sia a 50 anni o a 15 anni, deve essere punito nella stessa identica maniera. Basta con il perdonismo, con il buonismo».

 

 

Peraltro, legata al tema generazionale è anche la questione scolastica. Salvini, su questo, dice di concordare «con il ministro delll’Istruzione, Giuseppe Valditara, quando parla dell’importanza di reintrodurre un voto in condotta perché puoi prendere 9 in italiano, in matematica e in latino ma se vai in classe e prendi a male parole oppure metti le mani addosso ad un insegnante o a un compagno di scuola tu devi essere bocciato». E poi c’è un altro tema che Salvini affronta, molto dibattuto anch’esso nelle scorse settimane. La norma sugli extraprofitti bancari. «Non abbiamo avuto paura di chiedere un contributo alle banche. Ritengo un’opera di giustizia sociale che una parte di questi profitti vada per i meno abbienti. La sinistra si è schierata a difesa degli interessi bancari, credo Berlinguer si stia rivoltando nella tomba».

Questo, dunque, il momento clou di una kermesse che ha visto arrivare, tra gli altri, il sottosegretario Claudio Durigon, il deputato Antonio Angelucci, l’assessore regionale Simona Baldassarre. «La prima giornata di Itaca 2023 - dice Pino Cangemi - si è chiusa con grande soddisfazione. Tante le riflessioni per il presente e per il futuro del Paese». Oggi, seconda sessione.

 

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